F1 | Donnini su Toto Wolff e la caccia alle streghe: “Si farà sentire!”

F1 | Toto Wolff inizia a sentire la pressione? Evidentemente si. Il team principal della Mercedes s’è detto molto sorpreso dall’incremento di prestazioni della power-unit Honda in questi ultimi GP. Il regolamento attuale vieta di apportare modifiche al motore a stagione in corso, ma all’austriaco qualcosa sembra non tornare. Sull’argomento è intervenuto Mario Donnini ai microfoni di Pit-Talk.

 

 

In F1 Toto Wolff in questi ultimi anni ha dimostrato agli avversari l’enorme forza della Mercedes. Ma in questa stagione le cose sembrano cambiare in quel di Brackley. La Mercedes non ha più quella superiorità tecnica nei confronti degli avversari. La Red Bull in questi ultimi GP si sta dimostrando addirittura leggermente superiore alla Mercedes. La monoposto di Milton Keynes va forte in ogni tipo di pista, grazie al genio di Adrian Newey.

Ma parte del merito va dato anche alla power-unit Honda che spinge la RB16B. Rispetto al 2020, il propulsore nipponico ha fatto un deciso step in avanti, raggiungendo in termini di potenza il motore Mercedes. Ma Toto Wolff in questi ultimi giorni ha lanciato alcune “frecciatine” ai rivali di casa Red Bull, affermando di essere sorpreso di quanto sia potente la power-unit Honda.

In maniera indiretta l’austriaco sembra sostenere il fatto che in casa Honda si sia lavorato all’interno della power-unit a stagione in corso. Cosa ovviamente non concessa dal regolamento tecnico attuale presente in F1. Horner non ha tardato a respingere tali “accuse” al mittente. Il team principal della Red Bull ha recentemente affermato che il motore nipponico ha potuto beneficiare di un nuovo olio motore, il quale avrebbe garantito qualche CV in più alla RB16B.

Wolff ha poi parlato di eventuali chiarimenti e verifiche da parte della Federazione. Insomma il duello Mercedes vs Red Bull rischia di spostarsi dalla pista al paddock. Sull’argomento legato alla power-unit Honda e sui dubbi di Toto Wolff, è intervenuto Mario Donnini ai microfoni di Pit-Talk. Il giornalista di AutoSprint ha affermato di non aver mai visto in F1 una macchina vincente senza non destare sospetti per presunte irregolarità tecniche.

“Non ho mai visto una macchina che diventa vincente che non viene sospettata di irregolarità. Toto Wolff dice questo, però se ha ragione e ha le ragioni che poi potrà far valere nelle sedi opportune, farà reclamo. D’altra parte quando c’era qualche dubbio nei confronti della Ferrari nel 2019, è cominciato tutto da lamentele. Poi sono stati fatti tutti gli accertamenti del caso ed è uscita la verità, ed è stato tutto secretato. Ora non mi aspetto più o meno la stessa cosa, però vediamo cosa succede. A mio avviso fino a prova contraria chi vince vince, chi perde si lamenta.” 

Sicuramente c’è il rischio che il mondiale di F1 possa subire delle ripercussioni nei prossimi GP, con i valori in campo che potrebbero cambiare. E’ ben risaputo che la Mercedes dispone di un grosso peso politico in F1, e con la Federazione. Già in passato quando Wolff & Co hanno alzato la voce si è visto come è andato poi a finire. Soprattutto quando gli avversari dimostravano una superiorità tecnica nei confronti della Mercedes. Ricordiamo anche Spa 2018, quando Hamilton a fine GP disse: “Hanno qualcosa di magico in Ferrari, mi hanno passato troppo facilmente sul dritto”. 

Probabile che in F1 Toto Wolff non sappia perdere, dato che vince ininterrottamente dal 2014. Ma in uno sport così competitivo com’è la F1 bisogna anche saper perdere, ammettendo la superiorità e la bravura degli avversari. Ferrari docet!

Alberto Murador