Domenica la terza gara in tre settimane. Dopo Francia e Stiria è la volta del GP d’Austria sempre al Red Bull Ring di Spielberg. Cambierà poco rispetto al precedente GP, le gomme saranno di un compound più morbido.
Tre gare in tre settimane di due GP in Austria in 7 giorni. Al Red Bull Ring di Spielberg ad alternarsi sono le denominazioni, dopo il GP di Stiria sarà al volta del GP d’Austria. Minimo comun denominatore la Red Bull che come la settimana scorsa sarà sulla carta la favorita per battere ancora una volta Mercedes.
Poi si sa la F1 è decisa anche dagli episodi ma è chiaro che il team di casa è super quotato anche per il round Austriaco. Mercedes al momento può limitare i danni in attesa di una reazione che se vorrà difendere i titoli dovrà saper mostrare già dalla successiva gara di Silverstone.
Se non saranno due GP fotocopia poco ci mancherà, le gomme saranno questa volta di un compound più morbido ma su un tracciato poco stressante per gli pneumatici la differenza non si dovrebbe notare più di tanto.
La gara della Ferrari sarà interessante. La rossa ha dimostrato di saper rimontare sia con Sainz che con Leclerc ma rimane il fatto che entrambe le monoposto arrivate si a punti ma doppiate. Per la Ferrari dovrebbe essere un affronto invece si sono tessute le lodi per una rimonta dal fondo alla zona punti. I motivi per stare allegri non sono sufficienti.
Dopo la Bella prova di Montecarlo la rossa pare essere in fase calante. Preoccupano le dichiarazioni di Leclerc di qualche giorno fa: “Sappiamo qual è il problema ma non sappiamo ancora come risolverlo”, insomma se non è notte fonda poco ci manca. E’ inutile esaltarsi per una rimonta quando hai la livrea rossa più invidiata del mondo e al massimo battagli per dei piazzamenti. Se qui si stanno mettendo le basi per il futuro un po’ di via preoccupazione è legittima.
La gara di domenica sarà un importante tassello per Verstappen chiamato a mettere per la quinta volta di fila una Red Bull sul gradino più alto del podio. Poi da Silverstone si vedrà ma ora per l’olandese è il momento di capitalizzare al massimo un momento magico in cui la sua perfetta gestione di gara si sposa perfettamente con la superiorità della sua monoposto.
Mercedes reagirà non solo in pista ma anche in politica ma ora nell’immediato può solo difendersi.
Nel gruppo tante storie interessanti. Norris che non è più una sorpresa, Ricciardo che deve ritrovarsi. Tra un Alonso che dichiara di voler rimanere fino e oltre il 2024 e un Russell preso dalla voglia di riconquistare quanto perso pochi giorni fa i motivi di interesse non mancheranno.