In questo terzo appuntamento di F1 a Portimao la Ferrari ha rischiato il doppiaggio. La strategia gomme non ha di certo aiutato Carlos Sainz, finito fuori dalla zona punti, mentre Leclerc è rimasto quasi stabile in sesta posizione. Un Cavallino poco convincente e che ha sicuramente ancora tanto lavoro da fare per diventare sul serio la terza forza del mondiale.
Un Gran Premio del Portogallo un po’ anonimo per la Ferrari in quel di Portimao: le due rosse concludono la propria gara in sesta posizione con Charles Leclerc e in undicesima con Carlos Sainz. Giornata abbastanza deludente per lo spagnolo che in occasione della partenza aveva recuperato una posizione su Sergio Perez.
A fare la differenza è stata la strategia gomme, differente per i piloti del Cavallino. Ricordiamo che nelle qualifiche di ieri pomeriggio il #16 monegasco ha voluto tentare di entrare nella top ten con le medie, nonostante il rischio di rimanere fuori dal Q3. Un rischio che, forse, alla fine sembra esserne valso la pena. Al contrario, Sainz è partito con gomma soft, che ha sostituito nel pit-stop del ventiduesimo giro a favore della gialla. Una scelta, probabilmente, non proprio azzeccata viste le difficoltà riscontrate nel corso del resto della gara.
Infatti, il #55 ex McLaren ha dovuto difendersi prima dalla Alpine di Ocon e successivamente da quella di Alonso, naturalmente senza alcun successo. Avrà la stessa sorte il duello con Ricciardo e con l’AlphaTauri di Pierre Gasly. Sainz supera quindi il traguardo con l’amaro in bocca e fuori dalla zona punti. Un weekend a metà per la scuderia di Maranello che può contare solo sui punti racimolati dal sesto posto di Leclerc, che ha proseguito la sua corsa con gomma bianca dal ventiseiesimo giro in poi. Senza alcun dubbio la strategia che si è rivelata migliore rispetto a quella (fallimentare) adottata per la gara dello spagnolo. Anche in questo caso c’è molto da discutere, visto anche il distacco dalla McLaren di Norris e da Lewis Hamilton. Ma, naturalmente, non è una questione di gomme.
Con i dati di oggi alla mano è difficile stabilire se la Ferrari potrà essere realmente la terza forza di questo mondiale di F1. Le vetture della scuderia di Woking sembrano avere una marcia in più rispetto alle due rosse ed è stato dimostrato ancora una volta, anche questa domenica, sul tracciato portoghese. La domanda che ci si pone è, però, questa: il problema era Sebastian Vettel (ironicamente parlando) o è la stessa Ferrari a non saper gestire due piloti in pista?
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