Fin dai primi istanti dopo l’impatto di Charles Leclerc contro il guardrail della chicane delle Piscine a Monaco, molti “intenditori” hanno riempito i social di accuse e teorie del complotto, secondo le quali il pilota monegasco avrebbe provocato l’incidente per mantenere la pole position. A questo proposito, il direttore di gara Michael Masi ci ha tenuto a fare chiarezza una volta per tutte.
Le dichiarazioni del Direttore di gara sono inequivocabili:
“L’incidente è passato immediatamente sotto la nostra lente di ingrandimento ed è sembrato subito piuttosto chiaro che si è trattato di un errore in Curva 15. Dopo aver visto anche i dati e le comunicazioni con il box, posso affermare che nessun pilota andrebbe a danneggiare così pesantemente la propria monoposto, anche per via delle conseguenze che potrebbero derivare da un simile impatto“
Al di là dei corsi e ricorsi storici, come il “parcheggio” di Michael Schumacher nel 2006 alla Rascasse, o l’incidente “programmato” di Nelson Piquet Jr. a Singapore 2008, sarebbe ora di guardare in faccia una volta per tutte la realtà.
La Formula 1 moderna, che piaccia o meno, non consente la ricerca di fantasiose soluzioni per trarre vantaggio in certi modi. I costi di una monoposto sono esorbitanti: si parla di oltre 15 milioni di euro a macchina, il che vuol dire che solo per mettere le due auto nel box, bisogna mettere sul tavolo 30 milioni più pezzi di ricambio. Vi lamentate che la scatola del cambio della vostra berlina di lusso costa dai 6 agli 8000 euro?
Beh, sappiate che un cambio da Formula 1 costa quasi mezzo milione di euro. A questo proposito, ci teniamo a ricordare che una scatola del cambio deve durare sei gran premi, pena 5 posizioni di penalità nell’appuntamento successivo.