F1 | Emanuele Pirro era presente in Bahrain come commissario di gara. Quindi chi meglio di lui per giudicare quanto accaduto in curva-4 durante il duello Hamilton vs Verstappen? Il 5 volte vincitore della 24 ore di Le Mans è intervenuto ai microfoni di Pit-Talk, parlando di come i commentatori tv a volte non siano così attenti a ciò che accade realmente in pista.
La F1 correrà questo weekend sul circuito di Imola per la seconda prova del mondiale. La corsa sulle rive del Santerno servirà per trovare ulteriori conferme sui valori in campo visti nel round inaugurale in Bahrain. Un mondiale che vedrà proseguire la lotta tra la Mercedes e la Red Bull. O meglio tra Lewis Hamilton e Max Verstappen per essere più precisi. In Bahrain è stato molto bello il duello tra l’inglese della Mercedes e l’olandese della Red Bull, concluso a favore del sette volte campione del mondo.
Tuttavia la corsa sarebbe potuta finire diversamente, ma con il senno di poi è sin troppo facile. Verstappen per sorpassare Hamilton all’uscita di curva-4, è andato con tutte e quattro le ruote al di fuori della pista, e tale manovra non è consentita dal regolamento sportivo in F1.
Poche curve dopo Verstappen ha restituito la posizione ad Hamilton, onde evitare una penalità da parte dei commissari.
A proposito di commissari, nel GP del Bahrain di F1 c’era Emanuele Pirro in direzione gara. L’ex pilota di F1 è intervenuto ai microfoni di Pit-Talk riguardo gli episodi sulla famigerata curva-4 in Bahrain. Pirro lancia una sorta di critica a coloro che commentano in tv la F1. Sentite cos’ha detto il 5 volte vincitore della Le Mans:
“Da casa la percezione è diversa e sinceramente chi ci racconta questo sport in tv non fa del suo meglio nel raccontare le cose come stanno. Sarebbe meglio a volte informarsi meglio per comunicare ai telespettatori come stanno le cose. Se ai telespettatori viene detto chiaramente, è meglio per tutti.”
In effetti da quello che era emerso durante la telecronaca del GP in italiano (di una nota emittente satellittare), il gesto di Verstappen era stato percepito più come un problema tecnico sulla vettura, piuttosto che per una manovra di restituzione della posizione da parte del pilota olandese.
Di certo non è la prima volta (e non sarà nemmeno l’ultima) che nel corso di una telecronaca di un GP in questi ultimi anni, non si sia capito cosa realmente stava accadendo in quel frangente di gara. Ma è evidente che in più di qualche occasione si improvvisa, tralasciando la vera etica del commentatore tecnico. Ovvero quel telecronista si appassionato, ma al tempo stesso concreto e serio che non si perda sulle cose effimere. Come gli hashtag per il post gara!
Se già di suo la F1 ha perso interesse in questi ultimi anni, con i telecronisti “improvvisati” si rischia davvero di perdere definitivamente la voglia di seguire i GP!
E come se non bastasse, bisogna pure pagare per seguire una F1 che potrebbe tramutarsi ben presto in “Formula Noia”.
O peggio ancora in Formula Thunberg! Ridateci quei cronisti alla Mario Poltronieri, capaci di farci davvero emozionare davanti alla TV! E non coloro che si limitano ad urlare solo “fucsiaaaa” dicendo di emozionarsi quando urlano!
Alberto Murador