Anteprima storica del GP del Portogallo di F1, andando a rivivere insieme l’edizione 1985 alla fine della quale uno stoico Michele Alboreto conquistò la vetta provvisoria del mondiale piloti mentre una nuova stella, rispondente al nome di Senna, si era ufficialmente accesa.
| a cura di Federico Sandoli
Dopo il GP del Brasile, prova inaugurale della stagione, divenne chiaro che il 1985 avrebbe vissuto della sfida tra McLaren e Ferrari. Nella prima gara in terra verdeoro, infatti, Prost e Alboreto si sono dati battaglia con quest’ultimo che dovette cedere al francese per un calo della sua Ferrari nella seconda parte della gara.
Nella settimana che ci separava dalla seconda corsa della stagione, il GP del Portogallo appunto, da Maranello arriva una notizia che lasciò attoniti: Rene Arnoux, venne licenziato in tronco per essere sostituito dallo svedese Stefan Johansson. Fiumi d’inchiostro sarebbero stati versati per raccontare il motivo di questo licenziamento ma la questione è ancora oggi un segreto ben conservato e nessuna versione dei fatti raccontati in questi anni sembra avvicinarsi alla verità.
In Portogallo, fin dalle prime prove, ai due sfidanti si unì un outsider di lusso: Ayrton Senna. Il brasiliano, sapiente utilizzatore della sua Lotus motorizzata Renault , fin dalle prime prove si trovò in testa alla graduatoria dei tempi.
Nelle qualifiche, Senna non faticò a strappare il miglior tempo mentre Alboreto – di cui abbiamo ricordato in questi giorni il ventennale della scomparsa – con una Ferrari degna del suo Rosso più brillante, provava a scalzare il giovane talentuoso dalla pole.
Il tutto mentre si accorgeva che l’alfiere Lotus, ogni qualvolta vedeva scricchiolare il suo primato, si gettava in pista col puro scopo di rallentare i suoi avversari.
Purtroppo Alboreto si ritrovò diverse volte rallentato sia dal traffico che dal brasiliano e, a fine qualifiche, dovette accontentarsi del quinto tempo. Il suo compagno di squadra, il debuttante Johansson, non ancora a suo agio con la monoposto, conquistò invece un scialbo 11esimo posto in griglia.
Il giorno della gara la pioggia la fece da padrona. Allo scattare del semaforo verde Senna tenne la testa davanti al compagno Elio De Angelis, Prost e Michele Alboreto. Il brasiliano provò a staccare tutti mentre i tre alle sue spalle si diedero feroce battaglia.
Alboreto seguiva Prost come un’ombra pronto a sfruttare ogni minima sbavatura enfatizzata dalla sofferenza per la pioggia. Ma il pilota di Milano si trovava a suo agio e solo la voglia di balzare in testa alla classifica provvisoria del mondiale piloti lo obbligava a non tentare imprudenze.
All’aumentare della pioggia Senna accelerò, guidando con un’autorevolezza tipica dei grandi campioni di questo sport. Più indietro Prost andò in acquaplaning danneggiando irrimediabilmente la sua McLaren-TAG Porsche Turbo.
Alboreto salì quindi al terzo posto e si preparava ad attaccare De Angelis, anche lui in forte difficoltà sotto la pioggia. La Ferrari recuperava agevolmente sulla Lotus in seconda posizione fino ad arrivare ad affiancarlo sul rettilineo e passarlo prendendo di forza la provvisoria piazza d’onore.
Il vantaggio di Senna pareva incolmabile. L’alfiere della Ferrari si preoccupava soltanto di portare la Rossa nr. 27 al traguardo in seconda posizione senza correre rischi eccessivi. La gara si concluse con Senna vincitore del suo primo Gran Premio di F1 – sotto l’acqua come i grandi – e Alboreto, secondo, che balzò in testa alla classifica. Era da tempi gloriosi della F1 che un pilota italiano non si ritrovava a comandare la classifica e dopo l’Estoril vi erano tutte le premesse per una stagione da vivere da assoluti protagonisti nella lotta al titolo. Titolo che solo una Ferrari non all’altezza gli farà poi perdere…
Pos | N. | Pilota | Scuderia | Giri | Tempo/Ritiro |
---|---|---|---|---|---|
1 | 12 | Ayrton Senna | Lotus-Renault | 67 | 2:00:28.006 |
2 | 27 | Michele Alboreto | Ferrari | 67 | + 1:02.978 |
3 | 15 | Patrick Tambay | Renault | 66 | + 1 giro |
4 | 11 | Elio De Angelis | Lotus-Renault | 66 | + 1 giro |
5 | 5 | Nigel Mansell | Williams-Honda | 65 | + 2 giri |
6 | 4 | Stefan Bellof | Tyrrell-Ford | 65 | + 2 giri |
7 | 16 | Derek Warwick | Renault | 65 | + 2 giri |
8 | 28 | Stefan Johansson | Ferrari | 62 | + 5 giri |
9 | 24 | Piercarlo Ghinzani | Osella-Alfa Romeo | 61 | + 6 giri |
NC | 9 | Manfred Winkelhock | RAM-Hart | 50 | Non classificato |
Rit | 1 | Niki Lauda | McLaren-TAG Porsche | 49 | Motore |
Rit | 23 | Eddie Cheever | Alfa Romeo | 36 | Motore |
Rit | 2 | Alain Prost | McLaren-TAG Porsche | 30 | Testacoda |
Rit | 25 | Andrea De Cesaris | Ligier-Renault | 29 | Foratura |
Rit | 7 | Nelson Piquet | Brabham-BMW | 28 | Foratura |
Rit | 18 | Thierry Boutsen | Arrows-BMW | 28 | Problemi elettrici |
Rit | 3 | Martin Brundle | Tyrrell-Ford | 20 | Trasmissione |
Rit | 21 | Mauro Baldi | Spirit-Hart | 19 | Testacoda |
Rit | 6 | Keke Rosberg | Williams-Honda | 16 | Testacoda |
Rit | 26 | Jacques Laffite | Ligier-Renault | 15 | Foratura |
Rit | 17 | Gerhard Berger | Arrows-BMW | 12 | Testacoda |
Rit | 29 | Pierluigi Martini | Minardi-Ford | 12 | Testacoda |
Rit | 22 | Riccardo Patrese | Alfa Romeo | 4 | Collisione con S.Johannson |
Rit | 10 | Philippe Alliot | RAM-Hart | 3 | Testacoda |
Rit | 8 | François Hesnault | Brabham-BMW | 3 | Problemi elettrici |
Rit | 30 | Jonathan Palmer | Zakspeed | 2 | Sospensione |