In Bahrain Alonso al suo rientro in F1 dopo due anni di assenza ha dimostrato ancora una volta tutto il suo talento. Nonchè tutta la voglia di lottare da parte di “Nando”. Il weekend dello spagnolo è stato molto positivo, e senza il problema tecnico sulla sua vettura, avrebbe conquistato dei punti. Ma se l’asturiano è in gran forma, l’Alpine ha sicuramente deluso in questa prima gara. Ocon non pervenuto.
Bentornato Fernando Alonso! La F1 ha davvero bisogno di piloti del calibro dello spagnolo. Piloti che sappiano ancora emozionare gli appassionati di questo sport. In Bahrain Alonso è tornato in grande stile, con un fine settimana davvero molto convincente. Chi aveva dei dubbi sul rientro del pilota di Oviedo dovrà rifare i conti, questo è poco ma sicuro.
Già nella giornata delle qualifiche del sabato “Nando” ha compiuto un mezzo miracolo, piazzando l’Alpine (lontana parente della Renault 2020) in Q3, conquistando la nona piazza.
Il team-mate Esteban Ocon eliminato già in Q1 fa capire quanto lo spagnolo riesce ancora a fare la differenza, nonostante un mezzo poco competitivo rispetto a tante altre monoposto.
Ed anche in gara lo spagnolo ha mostrato tutta la sua grinta, come se fosse un rookie e non uno con 40 primavere! Alonso già nel corso delle prime fasi del GP si è trovato a lottare come un leone, contro avversari con delle monoposto migliori della sua. Molto bello nella prima fase della corsa è stato il duello con l’Aston Martin di Vettel. Un po’ come accadeva quando lo spagnolo guidava la rossa, e Vettel la Red Bull.
Poi solo un problema tecnico sulla sua Alpine (brake by wire) ha costretto lo spagnolo ad alzare bandiera bianca nel corso del 32° giro. Altrimenti al suo rientro in F1, Alonso avrebbe sicuramente ottenuto una posizione in top-ten.
Questo sta a dimostrare che il pilota di Oviedo non ha perso di certo lo smacco dei tempi migliori, anzi. In Bahrain Alonso ha letteralmente “distrutto” il team-mate Ocon a parità di vettura!
Proprio l’Alpine alla sua prima in F1 ha evidenziato diversi limiti in termini di prestazioni ed affidabilità. Nulla a che vedere con quanto visto di buono la scorsa stagione, quando la scuderia si chiamava Renault.
Probabilmente l’Alpine nel fine settimana arabo ha dimostrato di essere l’ottava forza in campo, dietro anche all’Alfa Romeo. Meno male che in qualche modo Alonso è riuscito a guidare ben oltre i problemi della vettura.Ma oltre all’Alpine a deludere nel GP di ieri è stato Esteban Ocon.
Il pilota francese ha nettamente perso il confronto con lo spagnolo nel corso di tutto il weekend. Di certo il confronto interno con lo spagnolo per il francese sarà molto duro nel corso di tutta la stagione.
Il “Now we can fight“ di Melbourne 2018 è ancora il motto dello spagnolo, poichè Alonso a distanza di due anni è tornato più agguerrito che mai.
Purchè il team diretto da Davide Brivio riesca a dargli una monoposto più competitiva. Per il bene della F1 un pilota talentuoso come Alonso deve lottare per le posizioni di vertice. Ma la sensazione è quella che il 2021 sarà una stagione di purgatorio per la scuderia francese, nell’attesa di partire al top dal 2022.
Alberto Murador