L’arrivo in Red Bull rappresenta un nuovo capitolo della carriera di Sergio Perez in F1, che ha ancora voglia di dimostrare il proprio valore. A tal proposito ci si chiede se il pilota ex Racing Point potrà dare del filo da torcere al suo compagno di squadra Max Verstappen. Il messicano ha alle spalle circa dieci anni di esperienza: che sia questa la “carta vincente”?
La Red Bull comincerà il proprio campionato con una line-up parzialmente nuova: infatti, ad affiancare Max Verstappen questa volta ci sarà Sergio Perez. Il pilota messicano classe 1990 aveva annunciato l’ingaggio da parte della scuderia austriaca lo scorso dicembre, prendendo così il posto di Alexander Albon.
Il team guidato da Christian Horner disporrà di un talento del calibro del giovane olandese, che ha tutte le carte in regola per diventare campione del mondo, e dell’esperienza dell’ex Racing Point. A questo punto sarebbe interessante sapere che tipo di strategia adotterà Red Bull nel corso della stagione 2021. Naturalmente, la squadra (almeno per quanto è sembrato fino ad ora) ha puntato tutto su Verstappen.
Proprio riguardo a questa situazione, ai microfoni della stampa tedesca si è espresso Peter Mücke, che conosce il 31enne messicano dai tempi della Formula BMW. Secondo il suo pensiero, Perez non può essere paragonato agli ex compagni di squadra del #33 olandese, perché, a differenza loro, ha alle sue spalle diversi anni di esperienza in F1.
Se sei un rookie e hai Verstappen come compagno di squadra al tuo secondo anno, allora non andrai molto lontano. D’altra parte, Perez ha già una vita di motorsport alle spalle e ha sperimentato tutto ciò che può essere vissuto. Ha affrontato ogni tipo di pressione in questo mondo: penso che si sia già fatto le ossa. Non ci sono dubbi sul fatto che Verstappen sia un osso duro, ma credo che Perez sappia già cosa fare e cosa aspettarsi. E questo è stato il miglior affare che poteva ottenere. Sarà interessante.
Effettivamente, i suoi predecessori (Gasly e Albon) difficilmente sono stati in grado di tenere testa alla punta di diamante della Red Bull. Forse per mancanza di esperienza o magari per mancanze di altra natura, ma ciò che è certo è che tutto ciò è costata loro l’esclusione dal progetto degli austriaci.
Sergio Perez ha dalla sua parte la carta dell’esperienza, ma tutto dipenderà dal suo atteggiamento rispetto alle situazioni che si verificheranno in pista nel corso della stagione (e non solo) per capire se sarà davvero in grado di giocarla.