F1 | Mick Schumacher in azione a Fiorano, come papà Michael

Mick Schumacher è sceso in pista nel pomeriggio di ieri e questa mattina a bordo della SF71-H a Fiorano per prendere confidenza con una monoposto di F1. Ma il luogo e le modalità di questo test in particolare han provocato emozioni e dolci ricordi per i ferraristi.

Mick Schumacher nella giornata di ieri pomeriggio, è sceso in pista a bordo della SF-71H monoposto del mondiale 2018, in modo da prendere confidenza, con una monoposto di F1, (in vista del suo debutto che sarà previsto al volante di una Haas motorizzata Ferrari), il 28 Marzo in Bahrain.

Il campione di F2 questa mattina è sceso nuovamente in pista per interagire ulteriormente con una monoposto di F1 ed accumulare più esperienza possibile, compiendo poco più di cinquanta giri e segnando tempi molto vicini a quelli registrati dai titolari Sainz e Leclerc.

Per il pilota tedesco, debuttante nel circus iridato, è fondamentale percorrere più chilometri possibili in una F1 che ingiustamente ha ridotto tantissimo i test in pista.

Per chi segue da tanti anni la F1 vedere nuovamente una monoposto rossa con il nome M. Schumacher stampato sulla fiancata, suscita molta emozione riesumando vecchi ricordi e facendo scendere qualche lacrima di gioia. Sembra di rivedere papà Michael che proprio sul tracciato di Fiorano passava intere giornate a macinare chilometri per sviluppare al meglio la propria monoposto.

Ai microfoni di Sky Sport, Mick Schumacher ha spiegato le sue sensazioni, che ha provato durante lo svolgimento di questi di test.

“Quest’anno abbiamo davvero poche prove pre-stagionaliquindi questi test di Fiorano sono particolari per me. Avere l’opportunità di girare con la Ferrari poi li rende ancora più speciali ed ogni chilometro in macchina è prezioso! […] Mi sento pronto, ho sognato questo momento tutta la vita e ora che ho la mia chance per esordire in F1 voglio fare il massimo per iniziare la stagione nel miglior modo possibile!”.

 

Poi aggunge: “Fiorano ovviamente è uno dei luoghi speciali in cui girare con una monoposto di F1, venivo da piccolo quando girava mio padre!”.

Speriamo che Mick Schumacher possa esprimere tutto il suo potenziale senza essere penalizzato da macchine poco competitive o da scelte di strategia errate da parte del team. Correndo in Haas,  un team di “seconda fascia”, non potrà lottare per le primissime posizioni ma è certo che grazie alle sue doti di guida potrà acquisire esperienza preziosa e ambire a dei risultati degni di nota nel corso della stagione.