F1 | Simone Resta in Haas, continua la rivoluzione dell’organigramma Ferrari

Mattia Binotto ha annunciato ulteriori cambiamenti nell’organigramma Ferrari. Oggi è il turno di Simone Resta, che dal 1 gennaio andrà a rinforzare il Team Haas. Enrico Cardile al suo posto mentre la cruciale crescita del progetto 2022 entra nella fase clou. 

di Francesco Svelto |

Una rivoluzione annunciata si da tempo, come ci tiene a sottolineare Mattia Binotto, ma che con l’annuncio di oggi sta andando a toccare figure fondamentali per il prossimo futuro. Fondamentali perchè il progetto 2022, figlio di cambiamenti regolamentari importantissimi, sarà cruciale per capire come sarà l’andamento sportivo non solo di quella stagione ma anche degli anni a venire.

Oggi è stato ufficializzato il passaggio di Simone Resta alla Haas, allo scopo di rafforzare tecnicamente un partner della Scuderia Ferrari. E questo ci sta, avviene in ogni grande gruppo. E non vi sarebbe nulla di particolare se non fosse per il fatto che quella figura fosse tra le prime firme destinate al progetto – del 2022, appunto – che dovrebbe rappresentare la svolta, l’inversione di tendenza al fine di arrampicarsi verso la tanto agognata vetta iridata che manca ormai dal 2008 (l’anno prima se consideriamo il mondiale piloti).

Ma alla fine l’ufficialità c’è stata e Resta andrà a lavorare dal 1 gennaio 2021 alla corte di Gunther Steiner.

E’ lecito pensare che se tutti i protagonisti della vicenda avessero remato nella medesima direzione, sarebbero ancora tutti al loro posto, con il solo scopo di arrivare uniti a conquistare l’obiettivo finale, armati da una condivisione tecnica e di intenti che avrebbe portato a tutto fuorché ad una separazione, giusto?

Ma tant’è…

Ad ogni modo Resta e la Ferrari si separano – forse temporaneamente, come è già capitato – e il ruolo di responsabile del telaio del progetto 2022 vedrà il nome di Enrico Cardile che (solo per qualche mese) è stato al vertice del reparto denominato Perfomance Development. A proposito, da capire se qualcuno andrà a sostituire Cardile proprio in quella figura, ad ora sembrerebbe di no.

Resta sempre attuale l’annosa questione che ci stiamo ponendo ormai da mesi: in tutta questa riorganizzazione (per usare un termine gentile) sarà previsto qualche innesto dall’esterno? La squadra potrà godere di forze fresche capaci di portare – perchè no? – un modus operandi innovativo e che faccia bene? Chissà. Ad oggi dalle parti di Maranello non si vede nessuno che entra. Solo gente (importante) che esce.

Francesco Svelto