F1 | Abu Dhabi: Ferrari, in una gara disastrosa termina la storia con Vettel

Disastroso ultimo appuntamento stagionale per la Ferrari. Il GP di Abu Dhabi rappresenta uno dei punti più bassi del recente passato delle Rosse. E proprio qui, oggi, si chiude l’avventura di Sebastian Vettel con il team che tanto ha amato. L’emozione è stata tanta per un ragazzo che in pista non ha raggiunto i risultati sperati ma che ha saputo emozionare i tifosi anche per il suo carattere e cuore d’oro.

di Francesco Svelto |

Vettel resterà nel cuore di molti. E’ vero, non sono arrivati i risultati ma il lato umano di Vettel è qualcosa che non può non essere sottolineato più e più volte. Perché a volte non è “il risultato l’unica cosa che conta” (cit.), a volte è come resterai nel cuore degli appassionati.

Ma tralasciando il lato emozionale, che pure è stato quello dominante della gara – perché dal punto di vista sportivo e spettacolare, Abu Dhabi non è che abbia detto molto – è opportuno sottolineare che Ferrari porta a casa uno dei peggiori risultati degli ultimi tempi: P13 e P14, con doppiaggio con annessa l’onta del doppiaggio da parte dei vincitori.

Partita dalla sesta e settima fila, al traguardo il risultato è stato quindi anche peggiore. Non ne aveva molto in gara eppure la possibilità di tentare qualcosa c’è stata, quando in occasione di una virtual-safety-car – tramutata poi in safety-car vera e propria – la strategia poteva essere cambiata al volo ed ottimizzata per quella situazione. Ma cosi non è stato e la Rossa, specie con le gomme a mescola media, proprio non ne aveva, arrivando ad accusare – in alcune situazioni – anche cinque secondi al giro di gap dai leader.

Una situazione che è l’emblema di una stagione di dimenticare e che Abu Dhabi ha voluto rimarcare.

Ma sebbene questa sia un’altra storia, non legata esclusivamente agli episodi della pista, non si può non ricordare come ora, a Maranello, ci si stia interrogando in maniera forte sul futuro a breve e medio termine. Mattia Binotto è andato via nella giornata di venerdi dallo stato degli emirati a causa di problemi di salute – cosi recita la nota ufficiale.

A fine giornata – che tempismo! – si sono avute le dimissioni di Louis Camilleri dal ruolo di Amministratore Delegato. E’ in corso quindi un forte dibattito tra i vertici dell’azienda per individuare colui/colei che sostituirà il manager di Malta nella sua importante funzione di massimo dirigente Ferrari, subito dopo il presidente/proprietario Elkann. Non si sa chi arriverà ne tantomeno quali saranno le primissime decisioni che si metteranno sul banco e se avranno impatti diretti sulla Gestione Sportiva. Ne sapremo qualcosa in più nei prossimi giorni e settimane, ma qualcosa di forte si sta muovendo.

Ma torniamo all’oggi. Con Abu Dhabi si è chiusa una importante pagina del libro di Maranello. Una pagina ricca di emozioni e con un Vettel che non le ha dispensate fino alla fine. Molto intensa, per chi a queste cose da peso, la canzone dedicata nel giro di rientro. Cosi come intensa è stata la frase finale davanti alle tv e con gli occhi lucidi: un “Mi mancherete!” che fa davvero pensare che Maranello ha perso una risorsa importante, preziosa anche sotto il profilo umano e ricca di valori che oggi mancano.

In bocca al lupo, Seb.

 

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Francesco Svelto