Rodi Basso: “Domenicali è l’ultima speranza per la F1!”

Rodi Basso affronta la questione legata al futuro della F1, in particolar modo al fondamentale ruolo che Stefano Domenicali ricoprirà quando dal prossimo 1 gennaio 2021 diventerà presidente ed amministratore delegato della massima categoria automobilistica mondiale.

Rodi Basso, ex ingegnere Ferrari, Red Bull e McLaren, è ospite ai nostri microfoni e ci ha parlato di quella che secondo lui è la piega che prenderà la F1 in futuro.

Per me Domenicali è l’ultima speranza per la F1. E’ un ambiente molto particolare e lui ne conosce benissimo le dinamiche, la politica e i costi. Ha fatto questa specie di “master” in Lamborghini dove ha imparato tantissime cose. La sua figura professionale giovane ed energica farà bene. Stefano farà molti cambiamenti, voglio rimanere positivo. Tutti gli sport sono in difficoltà e tutti devono provare a riprendersi i fan e i giovani.”

Il momento di difficoltà globale di certo non aiuta sport come la F1.

Basso è consapevole di quanto la F1 abbia bisogno di rinnovamento e vede in Stefano Domenicali, la risorsa migliore al momento.

L’ex Ferrari ricoprirà un ruolo fondamentale nella futura F1, avrà il compito di far tornare questo sport all’apice del successo.

“Nei vecchi tracciati i piloti fanno la differenza, i nuovi sono molto estetici. Si dovrebbe provare a fare un mix tra i due tipi… ma tendenzialmente i piloti spingono per avere la sabbia ai lati della pista e le vie di fuga fatte in un modo che non ti puoi permettere errori. Io sono per i circuiti tecnici.

Rodi Basso si espone anche sui circuiti, un tema sempre caldo, specialmente nella F1 odierna, dove abbiamo tanti, forse troppi, circuiti cittadini e poco funzionali allo spettacolo.

L’ingegnere, come gran parte degli appassionati, preferirebbe vedere più circuiti dove il pilota fa la differenza, come abbiamo visto quest’anno al Mugello o a Portimao. E poi ancora:

Non si può ignorare il trend dell’elettrico, il mondo cambia e anche la percezione del veicolo e del trasporto. Il motorsport deve privilegiare il lato sportivo, con circuiti tecnici e piloti forti, ma allo stesso tempo deve tenere incollati i fornitori di tecnologia per tenere i fondi di investimento.”

Argomento delicato quello dell’elettrico.

A detta di molti “la rovina” del Motorsport, ma ad oggi una realtà più che presente. L’evoluzione dell’elettrico nella mobilità non può che rappresentare un punto di svolta anche per il Motorsport. Un chiaro esempio è la Honda, la quale lascerà la F1 proprio per dedicarsi al 100% nella realizzazione di veicoli full-electric per il mercato USA. La F1 deve rinnovarsi, ma anche saper attrarre i fan.