F1 | Probabili cause del danno alla gomma di Verstappen a Imola

Il pilota olandese è stato costretto al ritiro durante il gran premio di Formula 1 a Imola, a causa di un problema subito alla sua posteriore destra. 

A seguito dell’articolo sotto riportato abbiamo ricevuto una precisazione da parte di Pirelli. Riportiamo quindi integralmente quanto segnalatoci riguardo la conclusione delle analisi svolte sul pneumatico di Verstappen

le analisi condotte da Pirelli sul pneumatico posteriore destro di Max Verstappen, che si è repentinamente sgonfiato durante il Gran Premio dell’Emilia Romagna di Formula 1 2020, hanno concluso che non vi era alcuna anomalia nella costruzione del pneumatico o qualsivoglia segno di affaticamento nei materiali. Sebbene non sia stato possibile identificare una causa precisa, sono evidenti alcuni tagli sul battistrada, probabilmente causati da un elemento esterno che ha danneggiato il pneumatico qualche curva prima provocandone poco dopo lo sgonfiamento repentino.

 

Sotto il video amatoriale di un inviato di RMC Motori che mostra da un’angolazione diversa l’uscita di pista di Verstappen.

Durante la telecronaca è stata data immediatamente la colpa ad un detrito ma, riguardando più volte l’on board della Red Bull di Max Verstappen in avvicinamento alla Villeneuve, si nota subito il comportamento anomalo della vettura poco prima di finire nella ghiaia.

Forti vibrazioni costringono il pilota ad alcune correzioni con il volante, prima della definitiva esplosione della gomma. A nostro avviso sembra strano che la causa possa essere stata la presenza di un detrito, certamente non quello mostrato in TV in diretta, visto che l’asfalto appare completamente libero da qualsivoglia tipologia di corpo estraneo.

Nel corso dei gran premi sentiamo spesso alcuni piloti segnalare via radio di improvvise vibrazioni sulle loro gomme.

Lo stesso Lewis Hamilton è solito farlo a più riprese, tant’è che ormai il suo comportamento viene etichettato come diversivo per depistare gli avversari.

Durante il gran premio di Imola, Peter Bonnington (Bono ndr) ha avvisato immediatamente Hamilton del cedimento che ha costretto al ritiro la Red Bull numero 33 e, il pilota inglese, ha risposto dicendo che anche la sua posteriore destra sembrava messa molto male (“My right-rear looks pretty bad“).

Al momento dell’esplosione, il treno di gomme hard del pilota olandese aveva percorso 32 giri, Hamilton 22 e Ricciardo 49. In seguito a controlli campione svolti sui treni di gomme, è risultato che sia Hamilton che Ricciardo avrebbero potuto riportare cedimenti analoghi a quello di Verstappen.

In uno sport come la Formula 1 dove si viaggia costantemente a oltre 300 orari con percorrenze di curva fantascientifiche, il livello di attenzione in certi casi dev’essere totale.

Per quanto queste macchine siano diventare sicurissime, i rischi ci sono e occorre fare senz’altro di più per limitarli.