Puntata numero 234 di Pit Talk, ai nostri microfoni il grande Ing. Mazzola che ci parla dell’incognita Ferrari in vista dei prossimi appuntamenti in questo campionato di F1.
L’ultimo dei tre appuntamenti “italiani” di questa stagione 2020 di F1 è andato in scena nello scorso weekend. La Mercedes trionfa nuovamente, stracciando ogni record con il settimo titolo costruttori consecutivo, proprio nell’autodromo che porta il nome dei fondatori della scuderia di Maranello.
Ed è proprio la Ferrari l’argomento di discussione principale con il nostro ospite a Pit Talk, l’ingegner Mazzola.
“Senza la variante bassa ad Imola, il circuito è diventato a medio-alto carico, anziché ad alto carico. Questo espone la Ferrari ad una “zona” dove dall’Austria ad oggi ha dimostrato di avere difficoltà, dovuta all’efficienza, alla potenza o in generale a produrre velocità. A Portimao, con un circuito ad alto carico la Ferrari è uscita fuori rispetto al gruppone.”
L’ing. Mazzola analizza la situazione in casa Ferrari dati alla mano, in base alle ultime due prestazioni in F1. La scarsa potenza della Power Unit è compensata dalle caratteristiche di un circuito come quello del Portogallo, facendo emergere la rossa, che però, nel GP di Imola, ha continuato a far vedere quelle mancanze sotto l’aspetto della potenza.
“A Imola, come circuito, si va nella direzione dove l’efficienza e la potenza sono importanti e la Ferrari ha dimostrato di nuovo la sua difficoltà.”
Il nostro ospite fa notare quanto gli sviluppi migliorino solo parzialmente le prestazioni, specialmente sotto l’aspetto della potenza.
“Nonostante ciò ha mantenuto un buon passo e anche Sebastian parla di una monoposto migliore sotto gli aspetti menzionati. Qualcosa è stato fatto sulla macchina, ma le perfomance in situazioni di circuiti pre-Portimao non porterebbero a sostanziali differenze rispetto al gruppone. In Turchia e Bahrain si va nella direzione dei GP pre-Portimao.”
L’ingegner Mazzola non esalta assolutamente i miglioramenti portati sulla SF1000. Evidenzia il deficit fronte Power Unit che porterà la Ferrari di nuovo in lotta con il gruppone centrale, con prestazioni mediocri. La situazione a Maranello è complicata, mancano le idee per migliorare un progetto che si è rivelato un fallimento.