F1 | Imola: un trofeo, un diamante, un ricordo soltanto

Sul trofeo del vincitore del GP dell’Emilia Romagna all’altezza del Tamburello brillava un diamante che omaggiava Ayrton Senna, solo lui però. Di Roland Ratzenberger non si ricorda mai nessuno.

Quello di domenica è stato un GP avvincente e tirato. Una sfida a tre tra Bottas, Hamilton e Verstappen che ha entusiasmato il pubblico davanti alle TV. Ci voleva una gara del genere  per rendere onore ad uno dei circuiti storici più belli d’Europa tornato one-shot per l’edizione 2020.

Hamilton questa vittoria l’ha voluta fortemente. Un po’ di fortuna per la VSC al momento del suo pit. Con estrema lucidità in precedenza però aveva preteso di restare fuori rispetto a Bottas per  – con pista libera – inanellare una serie di giri veloci che gli avevano fatto guadagnare la leadership del GP. Più bravura che fortuna.

Una prova magistrale, una delle sue vittorie più belle.

Conquistare quel trofeo lì ad Imola, scrivere il proprio nome sull’albo d’oro, per uno cresciuto col mito di Senna era troppo importante. E così sono 93 vittorie.

Quel trofeo, quello del vincitore, presentava una particolarità. All’altezza del Tamburello, incastonato, c’era un diamante a ricordare la scomparsa del grandissimo Ayrton il 1° Maggio 1994. Domenica anche Pierre Gasly ha omaggiato l’asso brasiliano indossando un casco identico, differente solo per gli sponsor di Alpha Tauri.

Ma voi il nome di Roland Ratzenberger l’avete sentito nominare? Io no.

A 14 anni dall’ultimo GP di Imola – nel 2006 – tutti dimenticano che quello del maggio 1994 non fu solo il week end tragico di Ayrton Senna ma anche quello di Roland Ratzeberger.

Uno era l’idolo delle folle di tutto il mondo, l’altro un pilota pagante che ancora non aveva realizzato i propri sogni.

Dispiace che ogni volta che si parla di Imola, senza voler mancare assolutamente alla memoria di Senna,  si parli soltanto di lui. Il giorno prima la Formula 1 era già rimasta sconvolta dalla scomparsa del pilota austriaco. Se fosse rimasto solo lui vittima delle fatalità di quel fine settimana la Formula 1 sarebbe poi  cambiata così tanto in termini di sicurezza?

Parlando di Senna , ricordiamoci che nella Williams, fu trovata arrotolata una bandiera austriaca che Ayrton avrebbe sventolato a gara finita per omaggiare il collega tragicamente caduto.

Sarebbe stato bello, in un trofeo dal design davvero indovinato – quello del layout dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, trovare un altro segno che li ricordasse entrambi.