Fin dal primo momento ho espresso la mia personale perplessità sulla nomina di Luis Camilleri alla carica di Amministratore Delegato di Ferrari. Lo scrissi dalle pagine de IlfattoQuotidiano.it https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/10/15/ferrari-quanto-ci-manchi-marchionne/4693604/ e raccontai le mie impressioni subito dopo averlo visto, per la prima volta nell’Hospitality della Rossa.
In questi giorni stavo rileggendo, per trovare info riguardo alcune mie ricerche, il libro di Tommaso Ebhardt dal titolo “Sergio Marchionne” e c’è un passaggio che non ricordavo e che mi ha fatto sobbalzare. Una sorta di conferma forse o – per meglio dire – un elemento che viene raccontato che fornisce ulteriori elementi alla mia opinione dubbiosa sulle competenze di Camilleri in questo specifico ambito professionale e sportivo manageriale.
Riporto quanto raccontato nel suo libro da Ebhardt:
“Camilleri è libero da impegni professionali e quindi può assumersi subito la responsabilità. Non ci sono le condizioni nè il tempo per condurre una ricerca più accurata, vagliare candidati esterni”. pag. 238 “sergio Marchionne” Sperling & Kupfer I° edizione 2019
Il passaggio fa riferimenti alle fasi immediatamente successive alla notizia dell’impossibilità di Marchionne (ancora non deceduto ma in condizioni irreversibili) di poter tornare operativo. La decisione come riporta il giornalista di Bloomberg viene presa velocemente, anche perché Marchionne non stava pianificando una sua immediata uscita dalla guida di Ferrari, come per FCA, ma avrebbe continuato almeno fino a tutto il 2022.
Forse magari sarebbe stato opportuno ricercare qualcuno con competenze specifiche. Maggior conoscitore di pista e più avvezzo alle dinamiche di questo sport così alle all’estremità del mondo sportivo. Magari uno che non si dica molto contento dell’operato fatto, fino ad oggi, da Binotto…https://www.f1sport.it/2020/10/f1-camilleri-molto-soddisfatto-del-lavoro-di-binotto/