Honda lascia la F1 (e Red Bull nei guai)

Honda lascia la F1 a fine 2021. Una notizia inaspettata quella dei giapponesi che lasciano il circus dopo sette stagioni e che mette il gruppo Red Bull in forte apprensione per il futuro a medio termine. Ma qualche ipotesi di scenario già prende forma. E qualcuna è clamorosa.

di Francesco Svelto |

Come un fulmine a ciel sereno qualche ora fa è stata diffusa la notizia, sui canali media e social ufficiali, che Honda non sarà più della partita dal mondiale 2022. Ergo questo in corso e quello successivo, il 2021, saranno gli ultimi appuntamenti per il colosso nipponico e motorista ufficiale di Red Bull e AlphaTauri.

 

 

Una notizia del tutto inaspettata. Honda che lascia la F1 è una delle cose a cui forse meno si poteva pensare in questo periodo. Ma c’è un motivo, o almeno interpretiamo quello che ufficialmente i giapponesi hanno scritto nel comunicato: la decisa volontà di andare a sviluppare tecnologie rivendibili sul mercato dell’auto e che vanno nella direzione di un totale annullamento delle emissioni di anidride carbonica entro il 2050.

a F1 è già venuta in aiuto a Honda sotto il punto di vista delle tecnologie di recupero dell’energia. Dal 2015 infatti – sebbene con scarsi risultati, ma questa è un’altra storia – hanno concretizzato i loro studi in tal senso (studi iniziati ovviamente molto prima) ritornando nella massima categoria motoristica dopo l’epopea degli anni 80 e il tentativo degli anni 2000 di competere con un proprio team (che ha portato francamente poco e che è stato tagliato a causa della famosa crisi del 2009).

Ora il loro nuovo obiettivo tecnologico e la precisa volontà di percorrerlo appieno, investendo il massimo degli sforzi sia in termini economici sia di risorse umane. Ecco perchè Honda molla il circus dopo sette stagioni agonistiche.

Ovvio che questa cosa avrà ripercussioni a raffica.

Il gruppo Red Bull infatti aveva posto nei giapponesi le basi di una solida partnership tecnica. E proprio ora che le cose a livello tecnologico stavano procedendo con un trend positivo (di certo McLaren non ha potuto dire lo stesso qualche anno fa), improvvisamente dovranno cercarsi un nuovo fornitore di motori.

E la cosa non è di facile attuazione.

Innanzitutto per il fatto che i team che Red Bull gestisce sono addirittura due. E non è folle pensare che il management voglia investire in una partnership commerciale che coinvolga entrambi (anche se in situazioni di estreme questo potrebbe non essere un diktat).

 

Ma c’è dell’altro.

Con uscita di Honda dalla F1 i motoristi resterebbero solo tre. Ciò significa che uno di essi dovrebbe fornire addirittura quatto team, una cosa improponibile allo stato attuale e forse complessa – se non vietata – anche a livello regolamentare. Ma su questo tema approfondiremo.

Ecco quindi che si aprono a ventaglio una serie di scenari nuovi. La logica vuole che in primis ci possa (debba!) essere l’ingresso di un nuovo motorista.

Cosworth qualche tempo fa volle sondare il terreno in quanto anche loro sono interessati alla tecnologia ibrida che attualmente governa la F1. Chissà che non sia arrivato il momento di tornare in auge (e sarebbe anche una storia romantica da raccontare a causa delle vicessitudini del brand che tutti conosciamo).

Oppure un altro motorista, probabilmente tedesco, con Audi, Porsche o Volkswagen  che sono i brand forse più accreditati per un ingresso in F1. Ma sono tutti rumors o poco più.

Ma per il gruppo Red Bull ci sarebbe un altro clamoroso scenario percorribile e che passa sempre per la Germania.

Aston Martin dall’anno prossimo avrà un proprio team di F1. Non sappiamo a riguardo se i suoi motori saranno Mercedes o ribrandizzati AMR (ma poco importa, la derivazione tecnologica è la medesima).

Ora. Red Bull ha attualmente una partnership commerciale con Aston Martin che non è detto che debba per forza scomparire a causa della presenza del nuovo team di cui sopra e di cui farà parte anche Vettel.

Ecco che quindi potrebbe anche concretizzarsi una Red Bull-Aston Martin per il 2022 che rafforzerebbe anche il legame commerciale con gli austriaci. E una RBR-AMR suona tanto di RBR-Mercedes… Il che, dal punto di vista sportivo, potrebbe rappresentare un binomio che metterebbe paura al solo pensiero.

Per ora comunque sono solo ipotesi. La realtà è che Red Bull dovrà trovare – e anche presto – qualcun altro (e anche buono!) sul fronte motori. Altrimenti oltre a perdere Honda, potrebbe perdere anche Verstappen…

Francesco Svelto