2018 Hungarian Grand Prix, Saturday - Steve Etherington
Dopo molte voci di corridoio, Toto Wolff rivela al podcast ufficiale di F1.com che, per la direzione del F1 Group, Liberty Media aveva contattato anche lui, ma sostiene in pieno la scelta di Stefano Domenicali ufficializzata nei giorni scorsi dal gruppo americano, ribadendo il proprio impegno in Mercedes.
Nei mesi estivi aveva tenuto banco su molti dei media specializzati, l’indiscrezione relativa alla candidatura di Toto Wolff per il ruolo di CEO del F1 Group, incarico oramai ufficializzato nei giorni scorsi con il nome di Stefano Domenicali.
Toto Wolff e Chase Carey
Proprio su questo argomento il manager tedesco ha voluto fare chiarezza parlando ai microfoni di F1 Nation, podcast ufficiale di F1.com.
“Penso che tutti sappiano che ci sono stati alcuni colloqui iniziali con Greg (ndr: Maffei, CEO e Presidente di Liberty Media) che non sono mai andati da nessuna parte. Andiamo d’accordo e rispetto molto Greg Maffei per quello che ha ottenuto. Ma amo dove sono oggi e ho scoperto che amo il cronometro, quanto la competizione e le corse come co-azionista del team Mercedes. Per essere sicuro che sia vero devo pizzicarmi ogni giorno! E, alla fine, non sarebbe andato da nessuna parte comunque perché la Ferrari non l’avrebbe accettato”.
Wolff, rispondendo alla domanda sulla possibilità Ferrari di opporre il veto alla sua candidatura a capo della F1 ha dichiarato, non senza un velo di disappunto:
“Hanno questo diritto (ndr: parlando del diritto veto) e se c’è quel diritto è molto facile opporsi. L’ho rispettato. Assolutamente. Probabilmente sarei stato dello stesso parere”.
Un famoso autore greco, Esopo, ci ha insegnato che quando la volpe non arriva a prendere l’uva ne disprezza il sapore: che sia un caso simile?
Complimenti per Domenicali
Da parte di Wolff non sono comunque mancate parole di elogio per la scelta di Stefano Domenicali alla guida dell’organizzazione che rappresenta l’immagine della F1 nel mondo.
Stefano Domenicali
“È una grande mossa di Liberty”, ha detto. “Penso che Stefano sia un uomo di prima classe con una grande personalità, integrità e conoscenza di questo sport. È stato un direttore sportivo, un team principal, ha attraversato momenti difficili e momenti di successo. È stato coinvolto nel progetto Audi Formula 1 per un po’ e alla fine è stato colui che ha portato Lamborghini a prestazioni straordinarie – anche sotto il punto di vista finanziario – e anche, onestamente, con auto che sono grandi. Penso sia una scelta molto, molto buona per il ruolo che gli è stato affidato.”
Wolff ha ricordato anche il suo incontro con Domenicali come team principal Ferrari nel 2013, durante il cosiddetto “tyregate” quando Mercedes fu indagata per aver violato le regole di F1 sui test pneumatici.
“Il nostro primo vero incontro è stato a Monaco (ndr: 2013 appunto), dove protestava a nome della Ferrari per il “tyregate”, quindi – ancora ridiamo per questo – non sono sicuro fosse mio amico in realtà. La sua prima azione è stata protestare contro di noi! Da allora abbiamo avuto un ottimo rapporto semplicemente grazie alla sua personalità. Puoi solo andare d’accordo con lui.”
È l’ennesimo attestato di stima proveniente da uno dei personaggi più rappresentativi del mondo automobilistico, raccolto dal neo CEO di F1 Group.
Una conferma (se mai ce ne fosse bisogno) dell’ottima scelta operata dai vertici di Liberty Media per quanto riguarda l’incarico conferito a Domenicali.
Un giudizio che fornisce a Wolff anche lo spunto per parlare del suo futuro e dei suoi rapporti con la casa madre Daimler.
Il futuro di Toto Wolff
“Per quanto riguarda la mia situazione personale, non si tratta solo di estendere un contratto di lavoro – sono comproprietario e co-azionista di Daimler. Si tratta di scoprire come vogliamo dare forma alla squadra in futuro. Olla Kallenius e io siamo completamente allineati. Il progetto deve solo essere messo su carta.”
Nelle parole di Wolff, comunque continua a trasparire l’intenzione di cambiare qualcosa nel suo ruolo manageriale all’ interno di Mercedes. Un ruolo che per sua stessa ammissione si è rivelato abbastanza impegnativo e che aveva fatto ipotizzare addirittura un suo abbandono (ne avevamo parlato nei nostri articoli).
Possiamo ipotizzare che il suo ruolo di azionista, possa comunque far rimanere il “plenipotenziario” Wolff nell’orbita Mercedes, con ruoli di alto livello.