F1 | L’analisi di Scalabroni sulla stagione 2020

La stagione 2020 di F1 vista da Enrique Scalabroni ai microfoni di Pit-Talk. Con l’ingegnere argentino sono stati trattati diversi temi, dal momento negativo della Ferrari, all’abbandono della Honda a fine 2021. Per poi passare dal ritorno di Alonso con la Renault dal 2021, dal ritorno del binomio McLaren-Mercedes, e dall’arrivo di Stefano Domenicali ai vertici di Liberty Media.

La stagione di F1 2020 si avvia verso la fase finale. Il settimo sigillo di Hamilton  (salvo imprevisti) è solo questione di attendere qualche GP. La Mercedes anche in questa stagione si è confermata al top, con il solo binomio Verstappen-Red Bull capace ogni tanto di rovinare la festa alla casa tedesca.

Il 2020 per la Ferrari è stata la stagione più negativa di questi ultimi anni, forse addirittura la peggiore da quando la rossa corre in F1. Il progetto della SF1000 si è rivelato un vero fallimento. Anche se l’anello debole di Maranello quest’anno è stata la power-unit. A tal proposito sentite cos’ha detto l’ingegner Scalabroni ai microfoni di Pit-Talk sul momento negativo della rossa:

“Penso che la Ferrari abbia potenziale e capacità enormi ma la chiave sarebbe concentrarsi al 100% sul motore per recuperare i cavalli mancanti. Dopo tutto il resto. La macchina non può andare avanti se la potenza non c’è. Si dovrebbe arrivare almeno ad una potenza non inferiore al 4% rispetto a Mercedes perchè se si andasse oltre sarebbe già un motore di un’altra categoria. Questa è una categoria, dal 2014, incentrata sulle power unit. Mercedes non ha rake, non ha nulla. Solo tanta potenza che possono utilizzare e angolazione ali più degli altri. E nonostante questo non perdono velocità in rettilineo.”

Ma a proposito di power-unit, chi rispetto al 2019 è riuscito a progredire è la Honda. Ma dopo la nuova norma introdotta dalla FIA sull’utilizzo della mappatura unica, la casa giapponese si è ritrovata in difficoltà rispetto ai GP precedenti a Monza. La Red Bull ha faticato più del previsto sia in Belgio, sia a Monza. Chi invece non ne ha risentito è la Mercedes, salvo nel GP d’Italia sul circuito brianzolo, dove la W11 faceva più fatica a sorpassare le altre monoposto.

Quando si parla di F1, beh, Scalabroni data la sua lunga esperienza riesce sempre a dare spunti ed affermazioni molto molto interessanti. Secondo l’ingegnere ex Ferrari la Honda si ritirerà dalla F1 a fine 2021 proprio per via della normativa sulle mappature introdotta dalla FIA di recente.

“Honda perchè è andata via? Per la regola delle mappature.”

Sarà davvero così? Potrebbe essere, dato che Honda puntava molto su questo 2020, ma il binomio Red Bull-Honda non sta dando i risultati sperati. O meglio, i giapponesi si sarebbero aspettati di essere in lotta per il titolo, ma evidentemente la Mercedes ha ancora una volta trovato qualcosa di “magico”.

Tra chi in qualche modo è riuscito a risalire la china in F1 quest’anno troviamo la Renault. La casa francese sta dimostrando di essere progredita tecnicamente, sia a livello di telaio ed aerodinamica, ma anche a livello di motore. I risultati ottenuti al momento dai due piloti (soprattutto da Ricciardo), lasciano ben sperare per il futuro. E per futuro in casa Renault è ovvio che viene in mente Fernando Alonso. L’asturiano tornerà il prossimo anno a guidare con la casa francese con cui ha conquistato i suoi due titoli mondiali. Secondo Scalabroni, Alonso non riuscirà a fare meglio di quanto sta facendo quest’anno Ricciardo.

Più di quello che sta facendo Ricciardo penso che non possa farlo un altro pilota. Per qualche ragione qualcosa ha funzionato meglio sulla potenza ma di qui a vincere ce ne passa. Ancora mancano cavalli ed efficienza vettura (quando non si hanno cavalli si lavora contro l’ottimizzazione vettura per avere più velocità).”

Poi con Scalabroni si è parlato ancora di F1, di un team storico del circus che risponde al nome di McLaren. Dal prossimo anno la scuderia inglese sarà spinta nuovamente dal motore Mercedes, e c’è da scommettere che darà filo da torcere alle scuderie di vertice. Poi la McLaren non solo potrà contare sui CV della power-unit Mercedes, ma anche su una coppia di piloti aggressiva formata da Ricciardo e Norris.

“Loro saranno i più forti dopo Mercedes. Sarà una lotta con Red Bull ma dal momento che Honda si ritira non so che apporto possa dare l’anno prossimo. McLaren più vicina rispetto agli altri team.”

Ad ogni modo c’è da sperare che non solo la McLaren sia più vicina alla Mercedes, ma anche Red Bull e Ferrari. Anzi, soprattutto il team di Maranello, dato che una F1 con una Ferrari competitiva in pista ha solo da guadagnarci. Sia in termini di introiti commerciali, che per quel che riguarda gli ascolti televisivi.

Liberty questo lo sa bene, e la situazione al momento non è di certo delle più rosee. L’arrivo di Stefano Domenicali al posto di Chase Carey, porterà una ventata d’aria fresca per la F1? Il modenese ha fatto bene ad accettare questo nuovo incarico? Ecco il pensiero di Scalabroni:

A Domenicali chiederei come mai ha firmato quel contratto. A me sembra una situazione troppo grande e complicata da gestire. Ma sono sicuro che lui dimostrerà quello che sa fare. Ha capacità ed esperienza. Ma la situazione economica è tanto grave nel mondo che è tanto difficile gestire un tale sistema.”

La F1 vista da Scalabroni al momento deve far fronte ad una difficile situazione economica, e con molta probabilità si dovranno fare delle scelte molto importanti per il futuro della categoria. Abbassare i costi di gestione, aumentare i ricavi dalla vendita dei diritti TV etc etc.

Domenicali avrà il suo bel da fare, ma l’emiliano ha sempre accettato nuove sfide, vincendole sempre. Basta vedere cos’è riuscito a fare con la Lamborghini in questi ultimi anni, dove ha portato il marchio di Sant’Agata Bolognese. La stessa cosa riuscirà a farla anche con la F1? Solo il tempo lo dirà!

Alberto Murador