La Ferrari, nel gran premio di Russia ha raggiunto faticosamente la zona punti con il P6 di Leclerc. Un risultato ottenuto oltre che per merito del giovane talento monegasco, anche grazie ai lievi miglioramenti ottenuti con gli upgrade portati a Sochi. Per il gran premio dell’ Eifel al Nurburgring Leclerc annuncia nuovi aggiornamenti, ma per Binotto non c’è molto da aspettarsi…
E’ una Ferrari ancora in affanno, quella che si presenterà domenica, sul circuito del Nurburgring, per il Gran Premio dell’ Eifel, decima prova del tormentato mondiale 2020.
Le difficoltà della scuderia del Cavallino Rampante, ormai fin troppo evidenti, cercano una momentanea soluzione con gli aggiornamenti che hanno cominciato a comparire sulla Ferrari SF1000 già dal Gran Premio di Russia.
Gli aggiornamenti includevano nuove piastre terminali dell’ala posteriore, una rielaborazione del muso e nuovi “turning vanes”, con cui il team ha cercato di porre rimedio ai problemi prestazionali della vettura.
Ulteriori upgrade sono previsti proprio in Germania e a quanto dichiarato da Charles Leclerc potrebbero essere maggiormente impattanti sulle prestazioni della vettura.
Durante una breve intervista ad Autosport il giovane pilota monegasco, parlando degli aggiornamenti Ferrari nel week-end russo, ha dichiarato:
Charles Leclerc – Ferrari
“Dal punto di vista della guida, non è che abbiamo sentito una grande differenza. Ma i dati dicono che c’è stato un piccolo guadagno, che è quello che ci aspettavamo, quindi questo è già positivo.
Ora non vedo l’ora che arrivi la prossima gara dove avremo qualcosa di un po’ più importante.”
Con una impostazione quantomai cauta, il team principal Ferrari Mattia Binotto sminuisce l’entità degli upgrade annunciati da Leclerc, definendoli “nulla di importante”.
“Come ha detto Charles, abbiamo alcuni aggiornamenti in più al Nurburgring, ma ancora una volta non importanti. Penso però che siano ancora necessari per noi, considerando il livello di competitività. Poi ci concentreremo principalmente sul diffusore per la restante parte della stagione. Ma fino a quando non è ancora definito”.
“Non penso che dipenda dagli aggiornamenti“, ha detto Binotto “certamente hanno aiutato, ma non è questo il motivo. Come ha detto Charles, penso che qui abbiamo un migliore equilibrio con le caratteristiche della pista. Speriamo di ritrovare un po’ di competitività che dia l’opportunità ai piloti di competere almeno per una posizione migliore in futuro”.
Non resta molto da dire. Rassegnazione e sconforto evidenziano ancora una volta il profondo stato di crisi da cui la casa di Maranello, sembra attualmente incapace di risollevarsi.
Un crollo che rischia di trascinare con sé anche quel poco di positivo che la Scuderia ha ottenuto negli ultimi due anni. L’entusiasmo di un ragazzo di 23 anni che sta fremendo per dimostrare al mondo di cosa può essere capace.
Mattia Binotto – Ferrari
Il meditabondo aspetto del rassegnato Binotto, che ad ogni inizio di week-end annuncia una nuova disfatta, non è certo il “tonico” in grado di rinforzare quell’entusiasmo, ma rischia invece di essere contagioso nella sua inerzia.
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