F1 | Vandone: “Togliere carico alla SF1000 è stato disastroso, c’è confusione in Ferrari”

La SF1000 a basso carico aerodinamico vista nel weekend di Spa, dimostra l’enorme confusione che regna all’interno del team di Maranello. La scelta tecnica non ha pagato, penalizzando ancor più le performance della vettura. Sull’argomento è intervenuto Fabiano Vandone ai microfoni di Pit-Talk.

La Ferrari SF1000 ha evidenziato tutte le sue difficoltà nel corso del GP del Belgio. Già dalle prove libere del venerdì si era capito che sarebbe stato un fine settimana da incubo per la rossa. I tecnici del Cavallino Rampante hanno poi tentato di correggere la mancanza di velocità lungo i rettilinei, scaricando le ali della vettura. Ma togliendo carico da una monoposto già con poca deportanza di suo, beh, il risultato è stato a dir poco disastroso. Con Leclerc e Vettel a combattere con una vettura difficile da portare al limite. Sottosterzo in entrata delle curve, sovrasterzo in uscita. Insomma una SF1000 peggio di quanto previsto.

Una manovra disperata quella di scaricare le ali di una monoposto già carente a livello aerodinamico. Un tentativo estremo da parte di un team completamente allo sbando dal punto di vista tecnico.

Senza idee, senza una soluzione. Una situazione troppo disperata per credere che quel team sia davvero la Ferrari.

Poi nella giornata di sabato, si è cercato di tornare indietro nel team di Maranello. Ovvero di caricare nuovamente le ali della SF1000. Ma oramai l’assetto della vettura era compromesso. Non solo in previsione delle qualifiche, ma soprattutto in ottica gara. A tal proposito, sentite cos’ha detto Fabiano Vandone, con quest’ultimo intervenuto ai microfoni di Pit-Talk. Vandone ha parlato di un errore strategico da parte del team di Maranello.

Ferrari ha commesso un errore strategico enorme, da due tre gare a questa parte. Con una monoposto che ha poca potenza, l’idea di andare ad alleggerire il carico aerodinamico per recuperare velocità massima che il motore non può dare perchè poco potente, è stato poi enfatizzata nel circuito di Spa Francorchamps. Dove è stato cercato un assetto estremo a basso aerodinamico. Soltanto il venerdì, poichè il sabato quando l’assetto della macchina era già compromesso si è andato a caricare le ali. Questo è l’indicatore della grande confusione che c’è adesso in Ferrari.”

Vandone ha poi affermato che la Ferrari non ha imparato nulla dagli errori della SF90. La vettura 2019 ha rovinato di fatto la prima parte della scorsa stagione, priva di carico aerodinamico. Lo stesso errore è stato ripetuto dagli uomini di Maranello anche nel progetto della vettura di questo mondiale di F1.

La lezione del 2019, della SF90 con basso carico aerodinamico è stata ripetuta nelle ultime tre gare. E quindi, le gomme non vanno in temperatura, perchè manca il carico per mettere in pressione le strutture degli pneumatici. La vettura non produce abbastanza aderenza ed appoggio in curva. I piloti fanno fatica a guidarla. Gli errori. I sovrasterzi. La mancata prestazione. Tutto questo è l’indicatore che di fatto la Ferrari continua ad effettuare gli stessi errori. Non sono bastati i problemi del 2019 del basso carico. Sono stati replicati con la stessa intensità anche al GP del Belgio.”

In pratica Vandone afferma che la ricerca continua del basso carico aerodinamico a Spa, ha portato completamente fuori strada i tecnici di Maranello. Non a caso entrambe le monoposto hanno mancato il Q3. Poi in gara sia Vettel che Leclerc hanno concluso il GP fuori dai punti. Addirittura i ferraristi sono stati preceduti dall’Alfa di Raikkonen.

La SF1000 sarebbe stata più performante senza la scelta azzardata delle ali scariche? Difficile dirlo. Non lo si saprà mai. Può essere come no.

Però all’interno della Scuderia regna la totale incertezza. Poco ma sicuro. Sembra quasi che si tiri ad indovinare nella ricerca del miglior assetto possibile per la monoposto.

Poi cosa interessante (o preoccupante forse rende più l’idea), non c’è stato un settore dove la SF1000 riusciva a difendersi. Per fare un esempio solo nel primo settore la Ferrari perdeva quasi un secondo rispetto agli avversari.

Ora arriverà un’altra “Caporetto” in quel di Monza tra meno di una settimana. Salvo miracoli ovviamente.  Ma allo stato attuale nemmeno un miracolo riuscirebbe a risollevare la Ferrari. Un anno fa esatto, la rossa piazzava una doppietta con Leclerc. Ora la Ferrari deve solo stare attenta a non essere doppiata. In dodici mesi le cose sono cambiate completamente in quel di Maranello. A dir poco imbarazzante. Oltre che irrispettoso nei confronti di quei tanti tifosi che non meritano tale sofferenza. Poi dopo Monza, arriva il Mugello. E lì ahimè ci sarà pure il pubblico presente.

Alberto Murador