A distanza di 12 anni, il team di Faenza conquista un’altra vittoria in terra italiana. Gara pazza a Monza conquistata da colui che proprio non ti aspetti. A vincere è stato Pierre Gasly. Ma il risultato, ovviamente, alla vigilia non era facilmente auspicabile. Ferrari peggio del peggio auspicabile.
| a cura di Francesco Svelto
Dopo oltre nove anni, per la prima volta sul podio non vi è nessuna Mercedes, nessuna Ferrari, nessuna Red Bull. La sintesi perfetta per una gara “pazza” resa possibile grazie a due episodi chiave. Il primo dei due è stato l’ingresso della safety car in pista che ha tratto in inganno la Mercedes. Il team campione del mondo in carica, infatti, ha permesso il rientro del leader della gara Lewis Hamilton ai box quando la direzione gara aveva inibito tale operazione.
Una leggerezza costata 10 secondi di stop-and-go che, con annessa e entrata e uscita dal box si sarebbe tradotta in oltre 30 secondi.
30 secondi che Hamilton non avrebbe scontato subito. Infatti poco dopo c’è stato il secondo grande episodio di cui scrivevamo prima e – purtroppo – ha riguardato la Ferrari di Charles Leclerc.
Il monegasco è finito a muro dopo aver perso il controllo alla Parabolica nel trambusto conseguente alla ripresa della gara dopo la SC di cui sopra. La Ferrari n.16 navigava addirittura in quarta posizione e Leclerc, forse ingolosito dal recuperare una gara che fino a poco prima era anonima, ha spinto troppo perdendo il controllo prima di entrare sul rettilineo dei box.
Un grande botto capitato a oltre 220 kmh, vi è stato qualche secondo di apprensione a dire il vero. Ma per il pilota tutto si è concluso nel migliore dei modi. Solo che l’incidente ha provocato addirittura una bandiera rossa per il ripristino di tutte le barriere e i dispositivi di sicurezza posizionati a bordo pista. E al ritorno in pista, con una nuova partenza, Hamilton ha scontato la penalità di cui sopra.
The #ItalianGP was suspended after a huge crash from Charles Leclerc at Parabolica!
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We'll have a standing start from the grid when it resumes shortly… pic.twitter.com/OmZyMPFHTa
Da li è partita un’altra gara, della medesima durata della prima (27 giri), che Pierre Gasly ha condotto in testa respingendo gli attacchi della McLaren-Renault di Carlos Sainz, minaccioso ma inconcludente fino alla fine.
E’ la seconda vittoria per il team di Faenza, ex Minardi, la prima sotto il marchio AlphaTauri. Soprattutto una vittoria insperata per Honda, che ha accusato particolarmente le nuove direttive tecniche che impediscono i cambi di mappatura in qualifiche e gara. A podio, oltre Sainz, anche Lance Stroll.
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So close! Fantastic drive from @Carlossainz55 to second. @McLarenF1 #ItalianGP pic.twitter.com/aTGCmtNWtg
— Pirelli Motorsport (@pirellisport) September 6, 2020
Torniamo alla Ferrari. Weekend ancora più deludente e grigio di Spa. La Ferrari è risultata talmente lenta da combattere addirittura con la Sauber-Alfa. Ma se non bastasse, Vettel si è ritirato nei primissimi giri di gara a causa – ancora – di problemi di affidabilità (stavolta è toccato ai freni). E quindi si registra un doppio zero, con doppio ritiro, proprio a Monza.
Di Leclerc abbiamo spiegato la dinamica prima. Ma è doveroso aggiungere che se da un lato il monegasco ha commesso una leggerezza, dall’altro non si può non sottolineare di come la vettura fosse stata scaricata oltre il dovuto per sopperire alla mancanza di velocità di punta. E questo non ha potuto non contribuire alla perdita di aderenza nel momento dell’incidente. E’ buio pesto a Maranello. Il 999esimo GP finisce cosi, con un doppio ritiro. Non la maniera migliore per preparare i “festeggiamenti” per il GP n.1000 al Mugello, tra sette giorni.
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