Il “congelamento” allo sviluppo delle vetture, imposto dalle norme FIA 2021 a seguito della crisi economica da COVID, prosegue. Anche musetti, freni e sospensioni subiranno il blocco dell’evoluzione per tutta la stagione 2021 di F1. È uno scenario che prospetta ancora guai per la Ferrari…
La crisi economica generata dalla pandemia di COVID 19, ha colpito nei mesi scorsi anche il mondo della F1 ed ha spinto gli organi Federali al rinvio della rivoluzione tecnica prevista per il 2021, al 2022 ( ne abbiamo parlato qui: https://www.f1sport.it/2020/03/f1-le-monoposto-2021-slittano-al-2022/ ).
Nell’ottica del contenimento dei costi, lo sviluppo delle vetture 2021 subirà un drastico stop attraverso un processo di congelamento degli aggiornamenti sulle vetture 2020 deciso dalla Federazione a maggio di quest’anno (qui l’annuncio ufficiale: https://www.fia.com/news/world-motor-sport-council-approves-changes-2020-2021-and-2022-fia-formula-1-regulations?lightframe=1 ).
Il blocco dello sviluppo che aveva interessato inizialmente telai motori e cambi, il 15 settembre scorso, è stato ulteriormente esteso ad altre componenti delle vetture.
Il nuovo blocco, interesserà strutture deformabili anteriori, sospensioni, impianto frenante e impianto elettrico. Oltre ai componenti già citati anche il comando del DRS, il fondo vettura e equipaggiamento per il pit stop, saranno interessati dalle limitazioni di sviluppo.
Va ricordato inoltre che la FIA, oltre all’ utilizzo di due soli motori a stagione, prevede l’utilizzo di due token (gettoni) che permettono ai team di scegliere quali modifiche effettuare senza penalizzazioni.
Di fronte a questo scenario, per non farsi trovare impreparate, alcune scuderie hanno già iniziato le prove in pista di alcuni particolari modificati anticipando il loro collaudo.
In particolare la McLaren, infatti, ha effettuato il crash-test del nuovo muso, prima del GP del Mugello. Si è garantita in questo modo lo sviluppo della monoposto prima dei nuovi vincoli regolamentari della FIA scattati il 15 settembre.
E la Ferrari…?
L’immobilismo evolutivo dei tecnici del Cavallino, rischia, al contrario, di trascinare in un tunnel senza via d’uscita qualsiasi futura aspirazione di risalita della squadra modenese.
Il progetto della SF1000, nato con grosse falle concettuali, appare ormai “in disarmo”, orfano di qualsiasi miglioramento nel disinteresse totale dei suoi stessi progettisti.
È il colpo di grazia per una Ferrari che vede sfumare, anche per la stagione 2021, qualsiasi miglioramento oltre che sulla vettura attuale, anche su quella dell’anno prossimo.
Elkann, Camilleri e Binotto, invocano il 2022 come l’anno della riscossa e molti addetti ai lavori non possono che constatare la correttezza di tale previsione.
Ma sarà l’ultima possibilità. Se anche il treno della rivoluzione tecnica sarà perso, alla Ferrari, occorrerà ripensare come affrontare un nuovo corso della F1.
Aspettando, magari, un altro foglio bianco su cui disegnare il proprio futuro…