F1 | Copygate: conclusa la protesta contro Racing Point

Dopo Renault e Racing Point anche la Ferrari, ultimo team di F1 coinvolto nel caso Copygate, decide di ritirare il suo appello contro la sanzione che ha visto coinvolto il team di Lawrence Stroll. Il comunicato è arrivato nel pomeriggio.

 

Caso Copygate: poche ore fa la Racing Point ha deciso di ritirare il proprio appello contro i provvedimenti adottati dalla FIA nei suoi confronti. La Federazione poco tempo fa aveva sanzionato la “Mercedes rosa” per aver copiato le prese d’aria della W10, una protesta iniziata e alimentata principalmente da Renault con i suoi numerosi appelli alla fine di ogni gara. Ma è stato tutto fumo e niente arrosto, visto che la scuderia francese si è tirata indietro abbandonando il campo di battaglia.

Stessa decisione quella presa dal team inglese, che accetta la sanzione di 15 punti di penalizzazione e € 400.000 di multa. Nel proprio comunicato ufficiale, Racing Point afferma che le zone grigie del regolamento (non violate di proposito, a detta loro) sono state finalmente risolte. Adesso ciò che vogliono fare, loro come le altre squadre, è di tornare a correre ed entusiasmare i milioni di fan di F1 in tutto il mondo. E c’è da dire che con il podio di Stroll oggi a Monza ci sono riusciti benissimo.

La palla è poi passata al Cavallino Rampante, ormai da solo in campo a protestare contro Racing Point. Il verdetto? La scuderia di Maranello, che prima chiedeva chiarezza, ha deciso di fare ritirata. Lo ha reso noto anch’essa con un comunicato stampa condiviso nel pomeriggio sui social:

La Scuderia Ferrari Mission Winnow comunica di aver notificato alla Corte d’Appello Internazionale la propria decisione di ritirare il ricorso presentato con il caso ICA-2020-01-02-03-04.

Nelle scorse settimane la collaborazione tra FIA, Formula 1 e le scuderie ha prodotto una serie di atti che chiariscono le responsabilità di ogni partecipante al Campionato nella progettazione dei componenti di una monoposto e nell’attuazione di specifiche procedure di monitoraggio per garantire il pieno rispetto sia della lettera che dello spirito del Regolamento.

La Scuderia Ferrari esprime il proprio apprezzamento per la tempestività con cui FIA e Formula 1 hanno efficacemente affrontato un aspetto fondamentale del DNA di questo sport altamente competitivo.

Così facendo, la Ferrari depone le armi e alza bandiera bianca nei confronti di quella che era considerata una copia della Mercedes dello scorso anno. Un fuoco acceso da Renault e alimentato da diversi team di Formula 1, ma che poi è stato spento da loro stessi. Insomma, una battaglia legale risolta a tarallucci e vino.