Non c’è nulla di ufficiale ma gli indizi sono molti. Kimi Raikkonen e Mick Schumacher potrebbero fare coppia in Alfa Romeo nella prossima stagione, brividi.
Al momento nulla è sicuro, non è ufficiale ma se ne parla. E se ne parla molto, vediamo i fatti. In Alfa Romeo Kimi Raikkonen ha trovato una terza gioventù. Passati i 40 anni, non pare aver voglia di smettere, e come ha dimostrato il Mugello classe e talento non l’hanno abbandonato.
Mick Schumacher in questa stagione sembra aver fatto un grosso salto di qualità. Se prima non aveva mai particolarmente brillato ora vive un anno da protagonista che gli permette di essere, da leader della classifica, in lotta per il campionato F2.
Chi vince la categoria spesso è già pronto per il salto in Formula 1 e Mick, da pilota FDA, potrebbe trovare naturale sbocco in Alfa Romeo. All’interno del team, l’anello debole -dispiace dirlo- è Antonio Giovinazzi. Spesso a muro e mai troppo convincente, l’unico pilota italiano del Circus, sembra oramai fuori dal giro. E’ giusto dire che quella che sta vivendo Giovinazzi in Alfa Romeo è già una seconda chance dopo la prima non entusiasmante esperienza in squadra quando ancora si chiamava Sauber.
Così pare essere proprio Mick Schumacher il pilota fortemente candidato a sostituirlo. Leggere nel box Raikkonen – Schumacher sarebbe un vero tuffo al cuore per tutti. Non solo perché Mick è il figlio di Schumi ma soprattutto perché da raccontare ci sarebbe una storia, o meglio una favola incredibile. Una vera e propria chiusura di un cerchio.
Proprio 20 anni fa al Mugello un ragazzino chiamato Eskimo impressionava il mondo della Formula 1. In particolare impressionò proprio Michael Schumacher che volle personalmente informarsi su quella giovane promessa. Eskimo si dimostrò velocissimo. Era totalmente privo di esperienza, ed alla prima assoluta su una Formula 1. Riuscì incredibilmente ad ottenere dall’ anno successivo il volante della Sauber.
Eskimo era uno pseudonimo scelto da Peter Sauber in persona. Quel giorno Kimi Raikkonen era solo un ragazzino privo di allenamento specifico, con qualche gara di Formula Renault alle spalle e tanto kart. Nulla più. La sua velocità e la sua costanza stupirono subito Sauber che non se lo fece scappare. Sauber e poi McLaren dove Raikkonen correrà a livelli altissimi senza poter contare su una monoposto affidabile. Nonostante ciò, giovanissimo, lottò per il mondiale con Schumacher e Montoya, e proprio da Schumacher fu scelto per esserne dal 2007 il successore. Come andò a finire è storia.
Ancora nulla di ufficiale, ma se così sarà, sarebbe una favola straordinaria. Nel 2021, a 42 anni, Raikkonen farebbe da guida al figlio di colui che lo notò per primo e che probabilmente ebbe un ruolo importante per lo sviluppo della sua carriera.
Se pensiamo che quella persona forse non potrà dare consigli al figli. Vederne i progressi sul campo, gioire con lui per il raggiungimento del traguardo Formula 1, si capisce che quella di Kimi Raikkonen e Mick Schuamcher insieme, se accadrà, non sarà solo cronaca. Ma molto, molto, molto di più.