Celebrato a Firenze il 1000° GP della Ferrari in Formula 1

Piazza della Signoria a Firenze è stata il palcoscenico ideale per il sabato del millesimo Gran Premio della Ferrari in Formula 1. La Casa di Maranello ha invitato alcuni dei protagonisti del paddock nel salotto più bello del capoluogo della Toscana per una serata speciale, nel rispetto delle procedure anti Covid-19. Proprio le norme di sicurezza per limitare la diffusione della pandemia hanno reso impossibile ripetere l’evento dello scorso anno in Piazza Duomo a Milano, quando la squadra fu abbracciata da migliaia di tifosi.

Ospiti. Tra i presenti a Firenze, oltre al Presidente della Ferrari John Elkann, al CEO, Louis Camilleri, e al Vice Presidente, Piero Ferrari, il presidente della Federazione Internazionale dell’Automobile, Jean Todt, il CEO di Formula 1, Chase Carey, il Managing Director Motorsport di Formula 1, Ross Brawn, il sindaco di Firenze, Dario Nardella, che ha annunciato la consegna delle chiavi delle città proprio a Piero Ferrari, e diversi ex piloti e dirigenti della Scuderia come Eddie Irvine, Jean Alesi, Stefan Johansson, Luca di Montezemolo e Stefano Domenicali.

Spettacolo. La serata è iniziata al calar del sole, quando la piazza ha cominciato ad animarsi. Ad attendere i primi ospiti uno spettacolare display di monoposto campioni del mondo di Formula 1 di varie epoche come la F2008, la F2002, la F1-2000, la 312 T4 del 1979 e la 500 F2 dominatrice delle stagioni 1952 e 1953 e  alcune Ferrari stradali della gamma attuale (SF90 Stradale, F8 Tributo Spider, 812 GTS, Portofino e Roma). Al centro della piazza, un esemplare della SF1000 del colore amaranto che caratterizza le monoposto impegnate in pista questo fine settimana nel Gran Premio della Toscana – Ferrari 1000 all’Autodromo del Mugello. Poco dopo le 21, le facciate di Palazzo Vecchio e della Loggia dei Lanzi, che si affacciano su Piazza della Signoria hanno preso vita, illuminate da alcune delle immagini più iconiche della Scuderia Ferrari nei 999 Gran Premi fin qui disputati. Una carrellata di emozioni, dalle prime stagioni, caratterizzate dalle gesta dei grandi piloti italiani, come Alberto Ascari, Piero Taruffi e Luigi Musso, fino all’era più vincente della triade composta da Michael Schumacher, Jean Todt e Ross Brawn e ai giorni nostri, passando per gli altri grandi campioni della Ferrari, come John Surtees, Niki Lauda o Jody Scheckter. Ad accompagnare le immagini le suggestive note del flautista Andrea Griminelli.

Saluto. Al termine dello spettacolo gli ospiti hanno proseguito la serata all’interno di Palazzo Vecchio, dove si è svolta una cena nel Salone dei Cinquecento.

“Celebriamo un numero eccezionale che ne porta con sé altri”, ha detto John Elkann nel saluto agli ospiti. “Siamo l’unica squadra che ha preso parte a tutti i Mondiali di F1, sin dal 1950, e che non ha eguali per vittorie con 16 titoli costruttori, 15 titoli piloti e 238 successi in gara, quasi una ogni quattro partecipazioni e abbiamo la fortuna di poterlo fare al Mugello, la nostra pista, che esordisce in Formula 1”.

Il presidente ha poi voluto ringraziare coloro che lavorano per la Ferrari:

“Colgo questa occasione per sottolineare il merito di tutte le persone, i meccanici, gli ingegneri e anche chi non viene in pista, ma che con uguale passione lavora ogni giorno alla progettazione, alla produzione della vettura, alla logistica, alla sicurezza e in ogni altro settore della Scuderia Ferrari”.

Futuro. Elkann ha poi detto qualche parola sul futuro:

“Mentre celebriamo le nostre prime mille gare, stiamo già guardando avanti, stiamo già pensando alle prossime mille. Siamo orgogliosi di far parte di questa nuova Formula 1, una decisione confermata pochi giorni fa grazie alla firma del Concorde Agreement, perché crediamo nella volontà di chi gestisce il nostro sport e lo vuole rendere sempre più grande e spettacolare, mantenendone integro il DNA”. Ha proseguito poi con un pensiero ai tifosi: “Siamo l’unica squadra che ne può vantare in tutto il mondo. Certo, ora sono delusi, e non mancano di farci sentire la loro voce. Ma è innanzitutto a loro che pensiamo, quando scendiamo in pista, perché, come diceva il nostro fondatore, la Ferrari è fatta prima di tutto di questo, di persone, e i tifosi sono parte integrante della squadra”. “Questa fin qui è stata una stagione difficile – ha concluso Elkann – ma so che abbiamo le persone giuste, per capacità, competenza e passione che ci permetteranno di tornare a vincere. Ho una certezza: nei mille Gran Premi che verranno le vittorie saranno più di quelle ottenute finora”.

Domani in pista. Le celebrazioni per il Gran Premio numero 1000 della Ferrari in Formula 1 continueranno domani all’Autodromo del Mugello con un momento particolarmente significativo. Poco prima delle 14 la monoposto più vincente della storia del Cavallino Rampante, la F2004, tornerà a far sentire il suono del proprio motore V10 che con Michael Schumacher si aggiudicò il quinto titolo Piloti con la Scuderia, il settimo della sua straordinaria carriera. Al volante ci sarà il figlio Mick, attualmente leader del campionato di Formula 2. Percorrerà alcuni giri di pista che emozioneranno anche i quasi tremila tifosi, per la prima volta in questa stagione autorizzati a tornare sugli spalti.