La Williams Racing, dopo aver messo in vendita a maggio la struttura di F1, cede a Dorilton Capital la squadra. È la fine di un’era per il team che dal 1977 partecipa al campionato del mondo di F1. Il futuro della squadra diventa americano.
La Williams Racing, team storico della F1 moderna, ha annunciato questa mattina la cessione dell’ intera squadra alla società americana Dorilton Capital, gruppo di investimento americano impegnato nella ricapitalizzazione di attività industriali nei più svariati settori.
https://twitter.com/WilliamsRacing/status/1296722685314170881
La notizia non giunge a sorpresa e si ricollega alle decisioni intraprese a maggio dal team inglese di vendere parzialmente o totalmente le quote societarie legate alla attività in F1, nel tentativo di alleviare le pressioni finanziarie esercitate sulla squadra, da creditori e banche (ne avevamo parlato qui: https://www.f1sport.it/2020/05/f1-williams-vende-e-cerca-di-mantenere-il-nome/ ) .
La squadra infatti aveva subito un calo dei ricavi negli ultimi anni, dopo essere crollata in fondo al campionato costruttori di F1 nelle ultime due stagioni, ed aveva subito il colpo di grazia durante il lockdown da COVID-19, con l’abbandono dello sponsor principale Rokit.
In una dichiarazione rilasciata questa mattina, Claire Williams, vice team principal, ha confermato l’acquisto da parte di Dorliton Capital con una mossa che porta “una conclusione positiva alla Strategic Review che è stata lanciata a fine maggio”.
Attualmente non ci sono piani per cambiare il nome del team, né per trasferire la squadra dalla sua base esistente a Grove nell’Oxfordshire, con il nuovo proprietario che riconosce “l’importanza di rispettare e conservare l’eredità della Williams”.
“Il riesame strategico è stato un processo utile e ha dimostrato che sia la F1 che la Williams hanno credibilità e valore“, ha affermato Claire Williams.
“Siamo ormai giunti a una conclusione e siamo felicissimi che Dorilton sia il nuovo proprietario della squadra. Quando abbiamo iniziato questo processo, volevamo trovare un partner che condividesse la stessa passione e gli stessi valori, che riconoscesse il potenziale della squadra e che potesse liberarne il potere.
In Dorilton sappiamo di aver trovato esattamente questo. Persone che capiscono lo sport e cosa serve per avere successo. Persone che rispettano l’eredità della squadra e faranno di tutto per assicurarne il successo in futuro.
Questa potrebbe essere la fine di un’era per la Williams come squadra a conduzione familiare, ma sappiamo che è in buone mani.
La vendita garantisce la sopravvivenza della squadra, ma soprattutto fornirà un percorso verso il successo. Siamo enormemente grati a Dorilton per la fiducia che ha dimostrato nel nostro team e non vediamo l’ora di lavorare con loro.
Vorrei anche ringraziare il consiglio di amministrazione della Williams, i nostri consulenti che hanno lavorato instancabilmente negli ultimi mesi per far sì che ciò accadesse e i nostri dipendenti che sono rimasti fermamente fedeli”.
Matthew Savage, Presidente di Dorilton Capital, ha commentato:
“Siamo lieti di aver investito in Williams e siamo estremamente entusiasti delle prospettive per l’azienda. Crediamo di essere il partner ideale per l’azienda grazie al nostro stile di investimento flessibile e paziente, che consentirà al team di concentrarsi sul suo obiettivo di tornare in prima linea.
Non vediamo l’ora di lavorare con il team Williams per effettuare una revisione dettagliata dell’attività per determinare in quali aree dovrebbero essere diretti i nuovi investimenti. Riconosciamo anche le strutture di prim’ordine di Grove e confermiamo che non ci sono piani per il trasferimento”.
https://www.williamsf1.com/news/2020/08/williams-racing-is-acquired-by-dorilton-capital
Quello della Williams era l’ultimo baluardo di una F1 artigianale, forse per certi versi anche anacronistica, che però rappresentava ancora il vero spirito di questo sport: la passione per la sfida in pista, una passione difesa con le unghie e con i denti di fronte anche all’ impossibilità di andare avanti.
L’appoggio economico, indispensabile nella F1 moderna, della società americana potrebbe fornire al team di Grove l’ossigeno necessario a mantenere viva una storia che non esiste più, anche se “l’avanzata americana” potrebbe cambiare ancora una volta l’essenza delle corse, così come avvenuto con l’avvento di Liberty Media al timone della massima Formula.
Speriamo che lo faccia in maniera positiva e come nel caso di Haas, team americano che nonostante i non esaltanti risultati assicura ormai da parecchi anni la propria presenza in Formula1, anche la Williams “americana” non perda il posto nel Circus al quale tanto ha dato negli anni Sir Frank Williams.