Gran Premio di Spagna a Barcellona dominato letteralmente dalla Mercedes di Lewis Hamilton. Nessuna sbavatura o pensiero hanno potuto allontanare l’inglese dal successo. La nota stonata forse è rappresentata da Valtteri Bottas, giunto “solo” terzo.
| di Fabrizio Bianchini
Il Gran Premio di Spagna di F1 si preannunciava torrido, con l’inevitabile campanello di allarme per Mercedes, visto i problemi di gestione gomme accusati a Silverstone. In verità le dichiarazioni di Toto Wolff avevano allontanato le nuvole dall’orizzonte, dicendo che il problema riscontrato a Silverstone era stato individuato e risolto. Fin dalle prove libere entrambe le Mercedes hanno mostrato la ben nota solidità, con il solo Verstappen a riuscire a limitare i danni.
Il sabato delle qualifiche ha mostrato per l’ennesima volta la fame di Hamilton, autore della Pole Position (pole numero 100 per Mercedes, nell’era turbo ibrida) per meno di un decimo sul compagno di squadra. Prima fila tutta Mercedes, a preannunciare un dominio incontrastato.
Alla partenza Hamilton scatta in maniera impeccabile, Bottas ha troppo wheel spin e finisce quarto, errore madornale su una pista come quella del Montmelò, dove i sorpassi sono complicati e lo stare troppo vicino alla monoposto davanti rovina troppo le gomme. Hamilton passa per primo alla prima curva e la gara sostanzialmente termina qui. Il passo del pilota inglese è semplicemente inarrivabile per chiunque, Verstappen compreso.
L’unico sobbalzo in casa Mercedes è dato dalla posteriore sinistra di Hamilton che non si è avvitata al primo colpo durante il primo pit stop. Hamilton ha vinto il gran premio, con Bottas terzo autore del giro veloce e quindi titolare del punto aggiuntivo.
La classifica del mondiale vede Lewis Hamilton saldamente al comando con 132 punti, seguito da Max Verstappen con 95 e Valtteri Bottas con 89. Mercedes è in testa al mondiale costruttori con 221 punti, seguita da Red Bull con 135.
A tenere banco in questo week end, oltre alle solite polemiche sulla regolarità della Racing Point, è stata senza dubbio la decisione di abolire il “Party Mode” a partire dal Gran Premio del Belgio.
Alla base della decisione della FIA c’è stata l’impossibilità di poter controllare in maniera trasparente e costante, l’utilizzo della power unit da parte delle scuderie. Da questa decisione la squadra più penalizzata è senza dubbio la Mercedes, con il suo famigerato “bottone verde” in grado di alzare notevolmente l’asticella in qualifica. È evidente che i distacchi dell’ordine del secondo inflitti dalla Mercedes a tutti gli altri, siano ormai visti malamente da Liberty Media, sempre alla ricerca di un prodotto il più possibile avvincente e, di conseguenza, vendibile. La F1 è prima di tutto business e per riportare gli spettatori agli autodromi dopo la pandemia, occorre prospettare un prodotto il più possibile interessante, cosa già complicata a causa del blocco allo sviluppo imposto dalla FIA.
Volendo fare un’ultima considerazione all’interno del team Mercedes, non si può fare a meno di notare la situazione di Valtteri Bottas. Non giriamoci intorno, con quella monoposto non è tollerabile arrivare terzi, l’unico risultato accettabile se non si vince è il secondo posto. In un mondiale così corto, non si possono concedere 43 punti a Hamilton a parità di macchina.