Il GP di Spagna per l’Alfa Romeo Racing si rivela un altra gara negativa. Kimi Raikkonen (quattordicesimo al traguardo) salva l’ennesimo weekend incolore per il team italo-svizzero. Giovinazzi sedicesimo, dopo essere partito ultimo.
Il GP di Spagna per l’Alfa Romeo Racing è stata l’ennesima prova che questo mondiale di F1 non sarà di certo ricordato tra i più positivi per il team italo-svizzero. Di tutto il weekend spagnolo, l’unica nota positiva del team è stato Kimi Raikkonen, giunto quattordicesimo al traguardo. Il finlandese dimostra che l’esperienza in F1 torna sempre utile, soprattutto in gara. “Iceman” salva quel poco che c’è da salvare al Montmelò, essendo il primo del gruppetto dei tre team che chiudono la griglia, ovvero Alfa, Haas e Williams.
Raikkonen è stato capace di tenere un buon ritmo nel corso di quasi tutto il GP, nonostante una monoposto con grosse carenze aerodinamiche. Senza parlare di quei numerosi CV che mancano nella power-unit Ferrari che spinge l’Alfa Romeo Racing.
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L’altra Alfa guidata dal nostro Antonio Giovinazzi invece non è andata oltre il sedicesimo posto. Il pilota pugliese dopo essere partito in fondo della griglia, al traguardo almeno è riuscito a precedere le due Williams e la Haas di Grosjean. Ovviamente questo non può bastare per un team che sino allo scorso anno in F1 riusciva a lottare per la zona punti in quasi ogni GP. Giovinazzi però ha sottolineato il buon passo con le gomme soft mostrato nel finale della corsa, anche se al tempo stesso l’italiano sa bene che serve molto di più per lottare per i punti.
Nella lista dei giri più veloci del GP, i due alfisti figurano tra i primi, con Giovinazzi sesto e Raikkonen settimo.
Purtroppo però la realtà dei fatti è ben diversa, poichè quei tempi sono stati ottenuti nel finale della corsa, quando in realtà le posizioni erano già “congelate”.
Se non altro rispetto a Silverstone, s’è visto qualche passo in avanti in qualifica, almeno con Raikkonen.
Il finlandese è stato bravo ad arrivare in Q2, ed altrettanto bravo lo è stato anche in gara nel raccogliere il massimo che consente al momento la vettura. Giovinazzi invece, dopo i primi due punti ottenuti nel GP inaugurale in Austria sembra essersi un po’ perso. Sarà distratto dalle voci di mercato che lo riguardano? O forse dal fatto che per il 2021 potrebbe non esserci il sedile per lui in Alfa? Domande a cui al momento non c’è una risposta.
Ora si tornerà in pista tra due settimane sul circuito di Spa Francorchamps, pista che sulla carta non dovrebbe consentire all’Alfa di schiodarsi dalle ultime file dello schieramento. Nelle Ardenne la potenza della power-unit conta, e non poco. Ed al momento l’Alfa montando il motore Ferrari (quello meno potente del lotto) dovrà giocare ancora una volta in difesa. L’unica speranza è quella che arrivi qualche aggiornamento tecnico sulla C39. Ma al momento, ad Hinwil sembra essere tutto fermo.
Alberto Murador