Domenica in Belgio sul circuito di SPA il GP più bello dell’anno. Il circuito delle Ardenne è un classico del mondiale di Formula 1 con la sua mitica Eau Rouge – Radillon. Favorita Mercedes, Ferrari oramai farà notizia solo in caso di buona prova. Occhio a Verstappen.
Montecarlo, Spa e Monza. Sono i tre appuntamenti classici del mondiale di Formula 1. Circuiti che nel complesso sono sempre rimasti vicini al layout originale e che hanno visto sfidarsi generazioni di campioni, ere tecnologiche e monoposto mito. Appuntamenti che trasudano passione, storia e tradizione.
A Monaco non si e corso quest’anno ma da domenica parte un trittico di gare che può assolutamente consolarci. Spa, Monza e Mugello per un GP in cui si celebrerà la storia della Ferrari.
Si inizia da Spa. Solo un anno fa la Ferrari con Leclerc conquistava la prima di due vittorie che avrebbero cambiato la vita al monegasco. Status di prima guida e contratto pluriennale. 5 anni, mai fatto prima da Ferrari con un giovane. Premesse e speranze altissime si sono poi scontrate contro quello che Vettel ha definito un muro, la SF-1000. Una monoposto sbagliata, mortificata dai regolamenti, lontanissima dall’ essere vincente.
Leclerc ha fatto miracoli, Vettel pure in Spagna. Su un circuito dove conta anche e più di altrove il manico del pilota qualche speranza in più potrebbe esserci.
La questione sembra essere riservata ad Hamilton. Bottas non punge mai quando conta e la Mercedes è la miglior macchina. Magari col divieto ad usare le mappe motore in qualifica ci sarà meno gap dal resto del mondo ma in gara la miglior monoposto esce. L’unico in grado di infastidire Hamilton al solito potrebbe essere Verstappen. La sua Red Bull magari non è la monoposto più potente ma di certo dal lato del telaio e della gestione gomme da Mercedes ha poco da imparare.
Tutto ciò in condizioni normali. Spa però ci ha regalato gare pazzesche che hanno fatto la storia della Formula 1. Senza andare troppo indietro nel tempo, memorabile l’edizione 1998. Doppietta Jordan sotto il diluvio , il caos alla partenza con quasi tutte le monoposto a muro, il botto tra Schumacher e Coulthard con rissa sfiorata ai box.
Epica anche l’edizione 2000. Quella del sorpasso del secolo, Mika Hakkinen su Michael Schumacher con in mezzo il terrorizzato Riccardo Zonta.
Pronti via , tornantino e giù all’eau rouge, in pieno. Il posto, la curva più bella del mondo. Solo vederla un’emozione.
29 anni fa proprio qui iniziava l’epopea Schumacher. Stupì il mondo sulla modesta Jordan su una pista mai vista prima. Gli basto un’ottima qualifica e un giro di gara prima che la sua macchina si ammutolisse. Fu sufficiente per convincere Briatore a portarlo in Benetton, da lì iniziò la sua scalata all’olimpo della Formula 1.
Tra i piloti in pista il re di Spa è Kimi Raikkonen con 4 successi. Tra i piloti di tutti i tempi Schumacher guarda tutti dall’alto con 6 vittorie, Senna 5. Hamilton 3 come Vettel, Hill e Fangio.