F1 | La Renault è competitiva, podio a Monza?

Il weekend appena trascorso a Spa, ha evidenziato il grande miglioramento e la grande solidità di una Renault sempre molto opaca negli ultimi tempi. Daniel Ricciardo torna a farsi vedere nelle zone alte della classifica e non possiamo che esserne entusiasti.

La Renault a Spa ha sentito il profumo di un podio, soltanto sfiorato, con un sorprendente Ricciardo, tornato dove gli compete in questa stagione di F1.

La scuderia due volte campione del mondo ha girato per l’intero weekend a ritmi davvero competitivi, riuscendo a surclassare le dirette rivali, per la grande gioia di Abiteboul.

Il sogno targato Renault inizia già da sabato, con una qualifica mostruosa da parte di Daniel Ricciardo, dietro Verstappen poco meno di 3 decimi.

Quella di oggi è una Renault rinata, premiata dalle sostanziali modifiche al telaio apportate tra il 2019 e il 2020.

Un ottimo banco di prova non solo per Ricciardo che si prepara all’approdo in McLaren, ma anche un modo per Ocon di farsi notare.

Vedere Ricciardo attaccare Max Verstappen al via per la terza posizione, è stato come rivivere il periodo in cui i due erano eterni rivali nella stessa scuderia.

Un po’ di vivacità in questi GP molto blandi di questo campionato F1 2020.

La certezza è che la Renault sembra intenzionata a prendersi il posto di quarta forza assoluta del mondiale F1, in vista del grande ritorno di Fernando Alonso nella scuderia, previsto per il prossimo anno.

Ricciardo è stato estremamente contento della sua monoposto, affermando in conferenza che dopo la Safety Car, avrebbe potuto tenere il passo di Verstappen, se Perez e Gasly non avessero optato per quella strategia.

Ciliegina sulla torta il giro veloce messo a segno nell’ultimo giro della gara, per tentare un ultimo disperato attacco al podio.

Venerdì inizia il weekend a Monza e la Renault si aspetta un’altra grande prestazione, consapevole delle grandi potenzialità della RS20.

L’augurio è quello di rivedere sul podio Daniel Ricciardo, un podio che manca da troppo in F1, per un pilota del suo calibro.