F1 | FIA alla ricerca dei furbi dell’ERS, occhi su Mercedes

Dopo il ban delle mappature, la FIA fa sapere di volerci vedere chiaro riguardo il funzionamento dei sistemi ERS dei vari costruttori di power unit. Attese nuove TD e polemiche a riguardo. La Mercedes intanto potrebbe essere avvantaggiata non solo per il suo “party mode”. 

di Francesco Svelto |

La FIA sembra decisa a fare sul serio contro gli “imbroglioni”. O chi ci prova. O anche, chi supera “troppo” il limite. Andato in archivio il Gran Premio di Spagna a Barcellona, weekend durante il quale già si è avuta la notizia dell’abolizione di quello che in gergo chiamano il “party mode” Mercedes (la mappatura che permettere ai motorizzati di Stoccarda un surplus di potenza per un breve lasso di tempo), ora la FIA fa sapere di continuare la propria battaglia contro chi viola le regole.

Ha fatto scalpore, come ricorderete, l’accordo segreto tra Ferrari e Federazione Internazionale dopo che questi ultimi avevano annunciato un accordo segreto con il team di Maranello. Accordo all’interno del quale era quasi palese che fosse stata scoperta una o più irregolarità della Ferrari ma che la Federazione aveva sanzionato soltanto con una multa e il passaggio di conoscenza di tale tecnologia (tralasciamo tutti i discorsi su presunti spionaggi industriali, scandali, ecc).

Ma ora sembra che la stretta della FIA verso i team “poco puliti” continui. In A tutti i motoristi è stato chiesto infatti di fornire accurata documentazione sui loro sistemi ERS.

Velocissimo excursus. L’ERS, acrononimo di Energy Recovery System, è l’insieme di tutti i componenti che formano la parte ibrida di una power unit di F1. Esso è composto principalmente dal MGU-K (atto al recupero dell’energia cinetica dalle frenate dell’asse posteriore) e MGU-H (atto al recupero dell’energia rilasciata dal turbocompressore e dai gas di scarico). Questi componenti accumulano elettricità nelle batterie e la restituiscono all’asse delle ruote posteriori, affiancandosi al classico motore termico e aumentando la velocità della vettura.

Ma tornando al tema principale, la FIA vuole vederci chiaro su come Honda, Renault e Mercedes (di Ferrari lo sa già…) hanno “interpretato” il regolamento in tal senso non solo al fine di scoprire eventuali violazioni ma anche per emanare delle direttive tecniche (le famose TD che ogni tanto vediamo circolare) atte a puntualizzare certi concetti. Il tutto, ovviamente, per evitare di andare “troppo” fuori il consentito. Troppo, si, perché fino a che certe cose non diventano palesi e troppo fastidiose, su queste la FIA ha più volte chiuso più di un occhio. Fino a quanto la bomba scoppia e non si può più evitare di far finta di niente.

Ora, per concludere il discorso, è opportuno tornare a collegare la richiesta FIA con l’ufficializzazione del ban della mappatura “party mode” per un motivo principale: non è che detto che la forza di Mercedes – quella più danneggiata dal nuovo divieto – soprattutto sui giri singoli in qualifica sia solo dovuta alla mappa motore. L’ing. Luigi Mazzola, di recente sulle sue community social, ha dato il suo punto di vista sulla cosa, adocchiando anche alcune tipologie di oli che potrebbero, eventualmente, essere immesse nella benzina in determinati momenti per dare quel surplus di potenza. Insomma, non è detto che il party mode di Mercedes sia la mappa. O almeno non solo.

Dell’argomento ne abbiamo parlato anche ieri nella prima parte di Pit Talk ma continueremo ad indagare e ad approfondire l’argomento che potrebbe dare qualche grattacapo alle Frecce Nere. Qualche grattacapo, appunto. No di certo spodestarle dal “trono tecnico” che hanno saputo costruirsi nel corso dell’era turbo-ibrida.

Francesco Svelto