In Ungheria l’Alfa Romeo non è andata oltre il 15° posto con Raikkonen, e il 17° con Giovinazzi. Il team italo-svizzero ha concluso un weekend totalmente anomimo, dovuto alla scarsa competitività del pacchetto telaio-power unit.
Weekend disastroso in Ungheria per il team Alfa Romeo, che si è conclusa con una gara anomima con entrambi i piloti. Entrambi doppiati al traguardo, con Kimi Raikkonen 15° ed Antonio Giovinazzi addirittura 17°.
Già dalle qualifiche del sabato si era capito che a Budapest sarebbe stato un GP molto duro per la scuderia italo-svizzera, con entrambe le monoposto fuori già nel corso delle Q1.
In gara invece le cose sembravano andar meglio all’inizio a livello di ritmo, ma poi sono emerse tutte le difficoltà della C39. Ovvero una monoposto con scarso carico aerodinamico, e come se non bastasse con una power-unit Ferrari in deficit di potenza rispetto agli avversari.
Che la pista di Budapest sarebbe stata ostica per l’Alfa lo si sapeva, ma addirittura lottare con le Williams probabilmente no. Poi come se non bastasse, il team Haas (diretti competitor assieme alla Williams dell’Alfa) è riuscito ad ottenere un punto con Magnussen. Se da qui ai prossimi GP ad Hinwil non porteranno qualche novità tecnica, beh, c’è il rischio di vedere l’Alfa in fondo allo schieramento.
Esattamente un anno fa sempre qui a Budapest, la situazione all’interno del team italo-svizzero era totalmente diverso. Raikkonen giunse ottavo nel GP del 2019, a dimostrazione di come ad un anno esatto di distanza il team Alfa sia sprofondato letteralmente.
I piloti in questo GP non hanno avuto particolari colpe, anzi, sia Raikkonen che Giovinazzi sono stati sin troppo bravi a portare al traguardo una C39 che non stava in strada ne sul bagnato, ma nemmeno in condizioni di pista asciutta.
Nel giro secco in qualifica la monoposto svizzera fa molta fatica a “fare il tempo”, mentre in gara sembra andar meglio. Ma è troppo poco per poter ambire alla zona punti.
Insomma, dall’Austria non è cambiato nulla. C’è tanto lavoro da fare ad Hinwil, poichè sia Raikkonen che Giovinazzi meritano una vettura più performante. Poi, vedere un marchio come Alfa Romeo relegato nelle ultime posizioni fa piangere il cuore.
Alberto Murador