F1 | Rodi Basso: “Ferrari, c’era urgenza di cambiamento!”

Rodi Basso, ex Ingegnere di Red Bull, Ferrari e McLaren, si è detto convinto che una riorganizzazione sia necessaria nell’ambiente Ferrari. Inoltre commenta la posizione e le scelte di Binotto. 

Puntata 230 della nostra trasmissione che ospita Rodi Basso, ex ing. che ci racconta la sua idea sulla complicata situazione a Maranello.

C’era l’urgenza di fare un cambiamento. Questa riorganizzazione cerca di riproporre qualcosa di nuovo. Hanno cercato di verticalizzare la struttura con dei chiari riferimenti. Bisogna vedere come risponderanno sotto l’aspetto delle prestazioni.”

Rodi Basso si riferisce all’annuncio di una riorganizzazione messa in atto dalla Ferrari nelle scorse settimane.Mattia Binotto torna a parlare di gomme, puntando l'indice contro i processi decisionali alla base della scelta coperture per il 2019.

Una mossa che ha cercato di dare l’impressione che qualcosa si sta muovendo a Maranello, vista la caotica situazione delle ultime settimane, riflessa anche sulle prestazioni.

L’abbandono della struttura orizzontale istituita da Marchionne, vuole simboleggiare un cambio di rotta, alla luce delle scarse prestazioni.

“La Ferrari sta vivendo un periodo piuttosto buio. Il cambiamento accennato potrebbe migliorare e facilitare la comunicazione interna nel team. Conosco le persone che sono lì in Ferrari ed è gente che è abituata a vincere, ma spesso per invertire un ciclo è necessario cambiare le persone, perché spesso la pressione a cui sono sottoposti in Ferrari è enorme.”

L’ing. Basso fornisce un’osservazione importante, che riguarda da vicino le personalità oggi in forza a Maranello.

La F1, come tutti gli sport è fatta di cicli e per invertire i cicli, sono necessari cambiamenti radicali, che richiedono anni e tanta dedizione.

La Ferrari per la posizione che ricopre è obbligata a portare elevate prestazioni, cosa che da due anni a questa parte, sembra mancare.

“Conosco bene Mattia Binotto, ed è uno dei pochi in F1 che riesce sia a gestire il lato tecnico, che a gestire le persone. La figura di Binotto non è sbagliata all’interno del sistema Ferrari. Toto Wolff è una figura di massima, che sale in cattedra per decisioni importanti, per questo suggerirei a Mattia di rivedere i suoi ruoli, perché ne ha sempre ricoperti più di uno.”

Le parole di Rodi Basso sono chiare, anche nei confronti dell’attuale Team Principal della Ferrari.

Consapevole delle sue competenze, avendo vissuto anni al fianco di Binotto, mette in dubbio quelli che sono i numerosi ruoli che in questi anni l’ex direttore tecnico a ricoperto, paragonandolo alla figura e al ruolo di Toto Wolff.

Basso fa riferimento anche al sistema McLaren. La capacità di assegnare a Seidl il ruolo originario di Zak Brown, con grandi risultati grazie anche ad una struttura e delle persone di assoluta competenza:

“La responsabilità nasce nel momento in cui bisogna mettere in atto delle azioni importanti, decisive. La scelta di Binotto ha messo in cattedra nuovi nomi, che prima non erano tanto conosciuti e sarà loro compito prendersi carico di questa sfida e di maggiori responsabilità.”

La situazione in Ferrari non è delle migliori, è chiaro e in questi casi si cerca sempre di trovare un espediente da “incolpare”.

Chi scrive resta dell’idea che probabilmente il problema nasce dal principio e non basta un cambio di questo genere a mischiare le carte. Potrà portare dei benefici, ma non farà tornare la Ferrari a vincere. Trovare un espediente è facile quando il problema nasce dalla radice.

Giuseppe Piccininni
Giuseppe Piccininni
Graduated Computer Science student. Articolist for F1sport.it, FIA Accredited. Twitter: @MasterOfPeppe

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