F1 | Mazzola su Ferrari: “Con quel secondo sensore non puoi più fare certe cose”

Ospite della puntata 227 di Pit Talk Luigi Mazzola, insieme a lui abbiamo cercato di capire i motivi del ritardo di potenza espresso dal motore Ferrari.

Antonio Granato gli ha chiesto come potesse essere possibile che il motore della SF1000 in Austria fosse così incredibilmente ed improvvisamente indietro, ecco i passaggi chiave delle risposte dell’Ing. Mazzola cxhe potete riascoltare interamente cliccando sul banner di spotify sopra l’articolo.

…Avendo messo quel nuovo sensore nel flussometro gestito dalla FIA è chiaro che cambia tutto. Con la centralina del team si può far vedere una cosa quando magari è un’altra. Avendo messo quel secondo sensore (gestito dalla FIA) non puoi più fare certe determinate cose…

Poi Mazzola ha aggiunto:

Il deficit di motore non può essere di un secondo. Se uno va a vedere la velocità di qualifica dell’anno scorso e quella di quest’anno sono ben 13 km/h di differenza. 13 km/h se uno fa una simulazione, sono solo di motore più di 110 cv in meno, io non posso pensare che la Ferrari si sia presentata con 110 cv in meno, ditemi tutto ma io non ci credo! Posso credere che le modifiche al regolamento abbiano tolto 20 ,30, 40 cv ma il resto non è solo motore ma è anche vettura.

Poi arriva una stoccata  al team sulla strada tecnica percorsa:

La linea di sviluppo della Ferrari era di trovare carico, una delle cose che si diceva lo scorso anno, l’hanno trovato ma in modo semplice aumentando il drag e quello è stato un pò troppo “facilotto”.

Poi in conclusione :

In Ferrari vedono meno carico di quello che si aspettavano e alla fine ti trovi con meno velocità ma occhio! quando arrivi con meno velocità dovrebbe esere più facile frenare ma ci sono problemi di instabilità. Quindi c’è un problema di bilancio con un pò di carico in meno più drag e mono potenza e la somma di tutto ci fa vedere dove è la Ferrari. Ora che si fa , questo è un enigma, perché togliere un secondo non è banale.