Le ultime prestazioni della Mercedes hanno fatto discutere molto gli addetti ai lavori nel paddock. Quanto visto in Ungheria nell’intero week-end di gara, sia dal team anglo-tedesco che dai suoi motorizzati, ha sollevato qualche sospetto.
In effetti, la pista di Budapest non è un tracciato che non dovrebbe esaltare le qualità dei propulsori ed invece, in qualifica, si è visto uno stradominio Mercedes. Sono state monopolizzate, infatti, la prima fila con le frecce d’argento e la seconda fila con la “Mercedes rosa” del 2019, ovvero la Racing Point. Ad evidenziare come al centro della prestazione ottenuta ci sia il motore, la prestazione della Williams, che addirittura piazza entrambe le vetture in Q2!
Ad alimentare i sospetti sono le continue “fumate” che tutte le vetture motorizzate dai tedeschi hanno emesso costantemente sia nelle prove libere che in qualifica. Osservando le immagini tv, di fatto, il fenomeno si manifesta spesso ed in modo evidente e qualche domanda sinceramente viene da porsela. In molti puntano il dito su un utilizzo dell’olio motore ancora non perfettamente legale che permetterebbe, dopo le ultime Direttive tecniche emesse dalla FIA, alla Mercedes di allungare mentre la concorrenza sarebbe stata frenata.
Ricordiamo innanzitutto che l’attuale regolamento ha ridotto di molto il consumo dell’olio motore dagli 0,6 litri ogni 100km del 2019, ai soli 0,3 litri ogni 100 km del 2020. “Ai soli” si fa per dire, visto che il consumo di olio da parte di un motore di Formula 1 rimane altissimo se li confrontassimo con i comunissimi motori commerciali delle nostre vetture. Il consumo di olio di un’utilitaria, tanto per rendere l’idea, è di appena 0,04-0,05 litri ogni 1000 km, si consuma una quantità 7 volte più piccola sua una distanza distanza 10 volte maggiore. Ovviamente tutto questo è normale per la Formula 1 visto gli elevati giri di rotazione del motore, le alte temperature e gli stress termici e meccanici a cui vengono sottoposti i propulsori.
Qualcuno però comincia a sospettare che in Mercedes, nonostante i vincoli più stringenti si riesca ad utilizzare l’olio per aumentare le prestazioni del motore, addittivando il carburante. Ricordiamo che è vietato dal regolamento aggiungere qualsiasi tipo di sostanza diversa da aria e carburante in camera di combustione e che, oltretutto, le quantità di olio per la lubrificazione è controllato dalla FIA. Sembrerebbe praticamente impossibile quindi aggirare questa regola, anche se, per fare arrivare l’olio in camera di combustione dei metodi nascosti, e non visibili, ci sarebbero.
In passato qualcuno aveva ipotizzato il passaggio dell’olio attraverso l’intercooler, sfruttando uno speciale materiale poroso che permettesse il passaggio dell’olio nei condotti dell’aspirazione. Altri, invece, avevano ipotizzato dei trafilamenti attraverso i segmenti. Rimane certamente il problema dell’eventuale consumo eccessivo. Se, infatti, la FIA controlla la quantità di olio utilizzata, come impiegarlo sia per la lubrificazione che per arricchire la benzina? L’unico modo è quello di diminuire un poco la quantità di olio dedicata alla lubrificazione – rischiare di innalzare le temperature – e utilizzare quello “risparmiato” per l’arricchimento della benzina. In effetti, la Mercedes sta soffrendo di alte temperature al motore, e questo potrebbe quindi avvalorare la tesi. Non si può escludere che la Mercedes insieme al suo fornitore di lubrificanti abbia studiato un nuovo olio che permetta l’utilizzo di una quantità più bassa di lubrificante capace soddisfare le necessità meccaniche del motore, risparmiando così una quantità, piccola, di olio da “giocarsi” come bonus da immettere in camera di combustione.
Parliamo certamente di quantità minime di lubrificante, in un GP la quantità totale utilizzabile è di soli 0,9 litri totali (una gara è sulla distanza di 300 km circa) e quella da utilizzare per l’arricchimento sarebbe ovviamente solo una piccola parte di questa ma che potrebbe, in determinati momenti della gara e ancor di più in qualifica, risultare fondamentale per aumentare le prestazioni del motore e complessivamente della vettura.