La leggenda del motore turbo in F1 inizia da un’auto completamente francese e da un sogno che sembrava incoscienza: la Renault RS10.
| di Federico Bianchini
La Renault RS10 è stata forse la monoposto più iconica della scuderia della Losanga, costruita per prendere parte al Campionato del Mondo di F1 del 1979 e affidata a Jean Pierre Jabouille e a Renè Arnoux.
Già dai primi anni ’70 la Renault aveva intuito le potenzialità inerenti all’introduzione del turbocompressore su un’auto da corsa, anche se all’epoca tutto ciò che si sapeva su questa particolare soluzione tecnica derivava dai mezzi pesanti, gli unici ad essere dotati di motori turbo.
Solo sette anni prima infatti, nel 1972, l’idea di costruire una monoposto turbo non era nemmeno lontanamente da prendere in considerazione. Tuttavia Renault iniziò a fare sul serio partecipando e vincendo con una Alpine A110 Gruppo-5 al rally Critérium des Cévennes, tappa su asfalto del Campionato nazionale francese di rally.
La collaborazione tra Alpine e Renault proseguì successivamente nella categoria sport prototipi dal 1975 al 1978, anno in cui la Alpine A442B V6 turbo permise a Didier Pironi e a Jean-Pierre Jaussaud di vincere la leggendaria 24 ore di Le Mans, interrompendo il dominio della Porsche.
Dopo aver portato a casa un risultato di tale rilevanza, l’obiettivo di Renault era ormai dichiarato: vincere in F1 con un motore turbo, concentrando tutta l’esperienza fatta nella categoria sport prototipi per creare una monoposto di F1 che potesse puntare al titolo mondiale.
La F1 del 1977 era decisamente diversa dagli sport prototipi, categoria in cui Renault si accingeva a vincere a Le Mans: Colin Chapman aveva infatti introdotto il famigerato “effetto suolo” con la Lotus 78, la Tyrrell aveva schierato la P34 a sei ruote e tutti i costruttori sperimentavano in maniera esasperata sulle proprie vetture.
Si trattava di entrare nella massima espressione del motorsport sfidando rivali con anni di esperienza e piloti di livello assoluto, partendo essenzialmente da un foglio bianco.
La RS01 soprannominata “The yellow teapot“, la teiera gialla, per via delle goffe forme e della tendenza a fumare per i problemi di affidabilità, venne accantonata dopo tre stagioni a favore della RS10, che debutterà nella stagione ’79 al gran premio di Spagna.
La monoposto venne fuori dalla penna di tre progettisti: François Castaing, Marcel Hubert e Michel Tétu.
Il telaio era in monoscocca di alluminio, con un motore 1.5 V6 sviluppato insieme a Gordini e sovralimentato con due turbine prodotte dall’azienda tedesca Kühnle, Kopp & Kausch (KKK). La scelta di adottare una sovralimentazione a doppia turbina, derivava dalla necessità di ridurre il più possibile il fenomeno del “turbo lag”, ovvero il ritardo di risposta del turbocompressore quando si preme l’acceleratore.
Si trattava di una monoposto ad effetto suolo, con sospensioni anteriori a doppio braccio trasversale e posteriori a quadrilateri trasversali. La trasmissione era una Hewland a sei rapporti e le gomme vennero sviluppate in collaborazione con Michelin.
L’esordio in Spagna non fu felice. Jabouille venne costretto al ritiro per problemi agli scarichi, mentre al successivo appuntamento in Belgio, fu il turbo a lasciare a piedi il francese, unico pilota Renault fino al Gran Premio di Montecarlo, dove gli verrà affiancato René Arnoux proveniente dal team Surtees. Sulle strade del principato Jabouille colse un buon ottavo posto, mentre Arnoux venne costretto al ritiro da problemi allo sterzo.
La sfiducia del team, terrorizzato dall’idea di ripetere i tre anni di calvario a causa della scarsa affidabilità della RS01, causò non poche notti insonni ma di certo nessuno si aspettava che il week end successivo sarebbe stato quello della consacrazione. Al gran premio di Francia, a Digione, le due Renault monopolizzarono la prima fila. Jabouille partì in testa e, dietro di lui, andò in scena forse il più bel duello della storia della F1, tra la Ferrari 312T di Gilles Villeneuve e la seconda Renault di Renè Arnoux.
Alla fine sarà il canadese a spuntarla, ma non importa. E’ tempo di scolpire la data del 1 Luglio 1979 nella storia del motorsport, come prima vittoria in F1 di una monoposto con motore turbo. Dopo questa vittoria, la stagione di Jabouille venne funestata da ritiri e problemi tecnici, tuttavia Renault riuscì a centrare in tutto cinque pole position, due con Arnoux e tre con lo stesso Jabouille, con altri due podi sempre con Arnoux in Gran Bretagna e negli Stati Uniti.
La storia operativa della Renault RS10 si conclude qui, tuttavia il fascino e l’unicità della sua impresa riecheggeranno per sempre nella storia della F1.
Jean-Pierre Jabouille Onboard#ArgentineGP #F1 Renault RS10 pic.twitter.com/rpBOZbeQjr
— Freeman (@FreemanLowell01) March 29, 2020