F1 | Sainz accetterà di essere “barrichellizzato”?

Carlos Sainz, McLaren

Diciamoci la verità su Sainz. Un pilota valido, per carità, ma non certamente un talento sbalorditivo. Si è comportato bene in Formula1 fino ad ora, noto forse più per non aver commesso grossi errori che per perle agonistiche d’alto valore.

Regolare nelle prestazioni, dalla guida non entusiasmante e che, anche nel suo stesso paese, non è stato capace di infiammare un pubblico forse ora esigente e abituato troppo bene dal talento di Fernando Alonso.

Un ragazzo che se all’inizio della sua carriera avesse, di notte, sognato di approdare in Ferrari, sarebbe “caduto giù dal letto”. Ma oggi quel sogno, che poteva impressionare anni fa, è realtà concreta. 

Ora cosa aspettarsi da lui, o meglio cosa lui deve aspettarsi dalla Ferrari? Una cosa è certa, e per quanto i piloti non accettino mai ruoli da comprimari, la sua avventura in rosso sarà da secondo pilota. Cosa ovviamente chiara anche a lui, almeno sulla carta, poi bisognerà vedere in pista, ma sarà lui che dovrà svolgere questo ruolo con la sportività, la professionalità e un comportamento degno di un pilota al servizio del team più importante della F1.

Spesso noi abbiamo detto che si cercava un pilota da “Barrechellizzare” alla causa di Leclerc, di fatto Ricciardo sarebbe stato difficile da domare e avrebbe tolto un pò di scena e fan a Charles e la scelta di Sainz fatta dal team, segue proprio una logica ben chiara e che tante volte anche chi scrive aveva auspicato: una sola punta!

Ma ora però c’è ancora un 2020 da affrontare e sa da team con una sola punta si corre il rischio di correre una stagione (qualora partisse) con un solo pilota. Quale sarà l’apporto di Vettel? Che tipo di stimoli avrà e sarà disposto a dare una mano a quel pilota che “lo ha messo alla porta?” Un bel rischio e ancora una volta tante perplessità sulle tempistiche scelte dal team Ferrari.