La notizia di Audi che lascia il DTM, dove era storica protagonista, per concentrare gli sforzi sulla Formula E è arrivata in queste ore e apre a scenari nuovi per la casa tedesca.
| di Paolo Senni
Dopo 20 anni di successi, 23 campionati vinti – tra cui undici titoli piloti – oltre a 114 vittorie, 345 podi, 106 pole position e 112 giri più veloci, l’Audi lascerà il DTM alla fine della stagione 2020.
Il comunicato shock della casa tedesca è arrivato lunedi ed ha determinato un fortissimo contraccolpo nelle sorti del campionato tedesco.
MEDIAINFO: Audi realigns its commitment in motorsport
— Audi Sport (@audisport) April 27, 2020
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“L’Audi ha plasmato il DTM e il DTM ha plasmato l’Audi” – queste le parole ufficiali della casa dei quattro cerchi – “Ciò dimostra quale potere sta nel motorsport – tecnologicamente ed emotivamente. Con questa energia, guideremo la nostra trasformazione in un fornitore di mobilità elettrica sportiva e sostenibile!”
L’Audi infatti ha deciso di puntare definitivamente alla Formula E, ritenuta commercialmente più attraente, come ha dichiarato il presidente del marchio Markus Duesmann. La Formula E infatti offre “una piattaforma molto interessante” per un marchio che mira a generare circa il 40% delle sue vendite con auto elettriche e ibridi plug-in entro il 2025.
Unico produttore coinvolto nelle gare della serie tedesca, rimane la BMW che, dopo l’abbandono della Mercedes nel 2018, dovrà seriamente valutare la sua attuale posizione all’interno della partnership con il DTM stesso.
Da parte della casa di Monaco di Baviera infatti arriva una dichiarazione ufficiale che evidenzia tale orientamento: “Noi di BMW Group siamo sorpresi dell’annuncio del ritiro di Audi dal DTM. Abbiamo sempre combattuto con passione per il futuro e lo sviluppo del DTM. Ora valuteremo la situazione e le possibili conseguenze da tutti i punti di vista“.
Gherard Berger, “capo” del DTM, ha affermato che il futuro ora dipende da come hanno reagito i partner e gli sponsor.
“Mi rammarico profondamente per la decisione di Audi di ritirarsi dal DTM dopo la stagione 2020. Mentre rispettiamo la posizione del consiglio di amministrazione, la natura a breve termine di questo annuncio presenta a ITR – (organizzazione che gestisce il DTM) – alla nostra partner BMW e ai nostri team una serie di sfide specifiche. Data la nostra associazione comune e le particolari difficoltà che tutti noi affrontiamo durante la pandemia di COVID-19, avremmo sperato in un approccio più unito ”, ha detto l’austriaco.
Un altro brutto colpo per il motorsport che continua a lasciare pezzi lungo un percorso denso di incognite.