F1 – Imola rappresenta, storia, tradizione, passione, emozione e motori, sopratutto motori. Sul tracciato intitolato, non a caso, ad Enzo e Dino Ferrari si sono scritte pagine di storia, a volte triste (Ratzemberger, Senna) a volte esaltanti (il duello epico di Villeneuve e Pironi, la vittorie di Tambay del 1983, quelle di Schumacher).
Un grande giornalista sportivo come Oscar Orefici definiva Imola “il tempio pagano dei motori dedicato ad una sola divinità: La Ferrari”. Vivere Imola nei giorni di un GP voleva dire essere avvolti da una passione che la marea “Rossa” di tifosi viveva intensamente per un intero fine settimana. Fu proprio Enzo Ferrari ad impegnarsi nel progetto di portare la F1 nella Terra dei motori, cosa che gli riuscì nei primi anni ’80; conosceva bene l’entità della passione smisurata ed incondizionata che quella terra sapeva donare al Rosso, La Ferrari era nata in quelle terre e il un GP ad Imola rappresentava per lui, forse, il vero GP di casa.
Dal lontano 2006 le monoposto di Formula 1 non sfrecciano più lungo le rive del Santerno, se non per manifestazioni storiche come nel caso del Minardi Day, altro evento che è l’espressione di quella passione motoristica che vive in quei luoghi e che Giancarlo Minardi riesce ogni anno a riaccendere e a raccogliere intorno ad Imola.
Ora si riapre una speranza, come non mai. Imola può tornare ad ambire ad un posto nel calendario di Formula 1 già dal 2020. La pandemia mondiale da Coronavirus ha infatti, aperto scenari inimmaginabili fino a pochi mesi fa. Seppur fosse viva l’intenzione di potare nuovamente Imola in F1, https://www.f1sport.it/2020/02/f1-estense-imola-in-attesa-di-una-risposta-da-liberty-media/ e già ad inizio anno la proposta era stata formulata, ora le difficoltà incontrate dalla Liberty potrebbero per assurdo favorire piste fino ad oggi fuori da calendario iridato.

Le bozze di calendario trapelate, infatti, riportano eventi doppi. Due Gp di Austria, due GP di Inghilterra, allora perché non immaginare due Gp d’Italia, considerando che si correrà tra molti mesi a pandemia, si spera, scongiurata? Questa domanda l’abbiamo formulata al Presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani che però non ci è sembrato molto possibilista. Sia all’ipotesi di un doppio GP a Monza, sia all’ipotesi di due gare in rapida successione su tracciati diversi (Monza – Imola) il Presidente non ha manifestato aperture ed interesse particolari.
Possiamo condividere che in Inghilterra organizzare due GP consecutivi (se non anche tre, come paventato da alcuni) sia più facile e meno costoso per la vicinanza delle fabbriche e delle sedi dei team, ma uno spostamento dalla Brianza al’Emilia quanto potrà mai costare in termini di spese logistiche? Non sarebbe comunque un’opportunità che favorisca anche la ripartenza di un paese economicamente in difficoltà in questo periodo? L’arrivo del Circus porterebbe indubbiamente lavoro indirettamente che indirettamente alla cittadinanza e a tutta la zona Imolese.
Seppur a porte chiuse, Imola riaccenderebbe quella passione che animava il suo tracciato, gli animi degli appassionati e renderebbe giustizia all’Italia, vera terra di motori, che un doppio GP lo meriterebbe tutto per la sua storia e tradizione. Perché non affidarsi, in questo momenti di crisi, a luoghi che hanno tradizioni motoristiche e che vivono di motori? Perché non rifugiarsi in luoghi che garantirebbero una risposta di pubblico, interesse e animosità che altri paesi, lontani ed esotici, di certo non hanno?

E allora perché Imola no? Perché non pensarci? Perché non sperarci? Perché non credere e appoggiare la proposta di Formula Imola e presentata alla stampa estera da Uberto Selvatico Estense? https://www.f1sport.it/2020/04/f1-imola-mantiene-il-punto-ci-candidiamo-per-un-gp-di-formula-1-2020/ Perché Imola no?