F1 | La nuova generazione di Campioni del Mondo di F1

Nel 2019 ha anche debuttato un pilota di grande prospettive, ammirato soprattutto dalla Mercedes: George Russell. Lui è un ragazzo fortissimo, stimato dai propri avversari. Albon e Norris hanno sempre dichiarato che lui in pista è il più forte, e la Mercedes d’altro canto deve programmare il futuro.

Così come ha fatto la Ferrari con Leclerc, e la Red Bull con Verstappen, la Mercedes post Hamilton dovrà puntare su un giovane di talento se non vorrà rimanere tagliata fuori. George Russell per ora è alla Williams in attesa di maturare l’esperienza necessaria per affrontare la sfida ai vertici del mondiale. Toto Wolff nutre grande fiducia nell’inglesino di King’s Lynn:

“Sono convinto che George abbia le qualità per diventare un pilota Mercedes del futuro. Possiede velocità, talento e intelligenza. Non è un caso che abbia vinto al debutto sia in F3 sia in F2. E sinora il suo percorso in F1 è stato perfetto”.

Molti già lo vedevano quest’anno al posto di Bottas. Ma Toto Wolff lo ha voluto tutelare:

“Era troppo presto. Mettere un giovane che ha le qualità per diventare campione del mondo accanto al campione più forte di questa epoca, può essere rischioso. Non voglio bruciarlo”.

Parole al miele, segno di voler tutelare un giovane pilota di F1.

Ma la Mercedes, che in questi anni ha saputo guardare sempre un po’ più lontano rispetto agli avversari, sta seguendo anche un altro pilota di futuro successo. Il francese Esteban Ocon. Nel 2019 ha perso l’opportunità di avere un sedile in F1 per lasciare spazio a Stroll, figlio del proprietario della Racing Point (all’epoca Force India).

Ma Toto Wolff ha visto in lui del talento vero ed ha voluto prenderlo sotto la sua ala protettrice, diventando il suo manager. Quest’anno ancora non lo abbiamo potuto vedere in azione alla sua nuova sfida in Renault, ma René Rosin del team Prema racconta di lui:

“Nel 2013 fece un test con noi a Imola. Non aveva mai guidato una F3 e appena salito in macchina segnò tempi sorprendenti. Il giorno dopo, decidemmo di girare anche con Raffaele Marciello, che stava dominando il campionato, per un confronto. Ma Ocon ci lasciò a bocca aperta. Firmammo l’accordo con Gravity per averlo. E l’anno successivo Esteban vinse l’Europeo al debutto, davanti Blomqvist e Verstappen. In gare e sul giro secco di qualifica è un animale. Leclerc e lui, fra quelli che ho avuto, come talento sono una spanna sopra agli altri”.

Non solo Mercedes, Ferrari e Red Bull. Nelle retrovie, in cerca di rinascita, c’è anche la McLaren. Messo a posto il team tecnico che sta lavorando egregiamente per tornare alle glorie del passato, anche lato piloti, ha investito su ragazzi di sicura prospettiva futura. Carlos Sainz e Lando Norris. Quest’ultimo ha esordito l’anno scorso, ma ha dimostrato di poter competere con i primi della classe. Norris che è diventato una star delle gare virtuali, ha partecipato al programma junior della McLaren, come fece in passato Hamilton.

Ai detrattori che dicono che sia un pilota costruito, Trevor Carlin, team manager che l’ha svezzato risponde:

Lando è un talento naturale. L’ho messo su una F4, subito dopo la sua vittoria nel mondiale kart, e in pochi giri è stato velocissimo. Nessun dubbio che con la macchina giusta possa vincere il titolo anche in F1. Ne sono convinto da quando ha 15 anni. La rapidità con cui si è adattato alla massima categoria è segno della sua intelligenza. Potrebbe guidare in IndyCar o Nascar e sarebbe lo stesso. Va forte in ogni situazione e tira fuori più di quello che la vettura permette”.

Nella contesa dei nuovi piloti di F1 vanno menzionati anche Alexander Albon e Pierre Gasly. L’anno scorso il loro destino si è incrociato scambiandosi il sedile a metà anno in corso. Gasly era partito come seconda guida alla Red Bull affiancando Verstappen. E Albon come seconda guida affiancando Kvyat alla Toro Rosso.

Nonostante i buoni presupposti iniziali di Gasly, forse la pressione con il paragone delle prestazioni del compagno di squadra olandese, hanno fatto sì che il francesino commettesse troppi errori. Albon invece ha dimostrato una costanza maggiore. Alla fine dal quartier generale di Milton Keynes hanno deciso di riportare Gasly in Toro Rosso, e promuovere Albon in prima squadra. Ne hanno beneficiato entrambi. Gasly, ha ritrovato il suo talento e la sua velocità, e Albon ha approfittato dell’occasione confermando le sue capacità, ed ha ottenuto il rinnovo anche per il 2020 in Red Bull. Anche loro sono giovani di belle speranze.

Per chi è arrivato alla fine della lettura senza annoiarsi concludo con una frase che mi ha molto colpito.

Trevor Carlin avendo lavorato in precedenza con Kubica, Rosberg, Ricciardo e Vettel ha detto: “Adesso la star è Verstappen, ma Leclerc e Lando Norris sono subito dietro, con Russell e Albon a seguire. Mi fanno pensare a quella foto degli anni 80 in cui Senna, Prost, Mansell e Piquet erano seduti in fila su un muretto. Ci divertiremo grazie a questa nuova generazione”.

E noi lo speriamo davvero.