F1 | Brawn, probabile inizio della stagione in Europa a luglio

La F1 secondo Ross Brawn potrebbe iniziare in Europa, però a porte chiuse. Il responsabile sportivo della F1 spinge per iniziare il mondiale 2020 il prima possibile, però in totale sicurezza e non prima di luglio. Tra le indiscrezioni emerse nei giorni scorsi, c’è la possibilità di un doppio GP in alcuni circuiti.

La domanda che sorge spontanea e che tanti si fanno (non potrebbe essere altrimenti) è questa: quando inizierà il mondiale di F1? Domanda che al momento non trova una risposta definitiva, dato che il globo intero è in piena emergenza coronavirus. Nel cercare di dare delle risposte è Ross Brawn, con un’intervista rilasciata ai microfoni di Sky Sports. 

Innanzitutto il responsabile sportivo della F1 ha ribadito che la stagione inizierà con molta probabilità in Europa, ma a porte chiuse. E’ ovvio che al momento anche il circus deve pensare alla sicurezza dei fans, quindi disputare i GP a porte chiuse è l’unica opzione plausibile in un momento così difficile e delicato. Ecco quanto detto da Brawn a tal proposito:

” Viaggiare per le squadre e viaggiare per tutti i soggetti coinvolti sarà uno dei grandi problemi. La nostra visione è probabilmente un inizio europeo, sarà favorevole e potrebbe anche essere un evento a porte chiuse. “

Ross Brawn ha detto che è meglio correre a porte chiuse, piuttosto che non correre proprio. Come dargli torto. Solo che non sarà ovviamente la stessa cosa. Sarà surreale vedere le tribune nei circuiti vuote, cosa che nemmeno si vede in condizioni normali in certi GP extra europei dove la F1 corre solo per esigenze economiche.

Il mondiale di F1 secondo Brawn ha buone probabilità di iniziare nei primi di luglio, con la possibilità di disputare ben tre GP di fila, seguiti da un weekend di pausa. Così facendo riuscirebbero a disputare ben 19 GP (dei 22 previsti nel calendario), anche se nell’arco di poco tempo. Altra ipotesi citata sempre da Brawn quella di raggiungere la quota di otto gare, affinchè la FIA convalidi il mondiale.

L’obiettivo di Liberty è anche quello di limitare i danni a livello economico il più possibile. Al momento dopo la cancellazione e il rinvio di alcuni GP, le perdite sarebbero intorno ai 200 milioni di sterline. Disputare il maggior numero di corse è fondamentale per Liberty e per tutti i team per rassicurarsi un minimo di introito economico.

Per poter ottimizzare la disputa di ben tre GP di fila, c’è al vaglio l’ipotesi nel ridurre i weekend di gara da tre a due giorni. Sarebbe ugualmente un bel “tour de force” per il personale dei vari team, ma garantirebbe senz’altro una miglior organizzazione dal punto di vista logistico.

Una soluzione ancor più efficace sarebbe quella di disputare ben due GP nello stesso circuito, ad un weekend di distanza tra le due corse. Nei giorni scorsi sia Silverstone che il Red Bull Ring, si sono detti favorevoli a questa ipotesi. Il fatto di svolgere più corse possibili in Europa sarebbe la soluzione migliore per l’intero circus. Per ora sono tutte ipotesi, staremo a vedere nelle prossime settimane in che modo si evolverà la situazione.

Alberto Murador