Coronavirus: Ferrari, pronta l’App per tracciare i dipendenti.

Che fosse allo studio un App per sostituire l’autocertificazione e tracciare tutti i movimenti nei cittadini, ne avevamo parlato nello streaming andato in onda ieri sul nostro canale Facebook,(https://www.facebook.com/F1Sport.it/videos/537546483618208/)  e trova conferma in una news di qualche giorno fa dell’Ansa: “Ferrari userà l’app di tracciamento  per i dipendenti”.

Il progetto per ripartire prima possibile si chiamerà “Back on Track”, “Torna in pista” e prevede tre fasi. Così sono state descritte dal sito dell’Ansa l’8 aprile scorso.

La prima: la riapertura delle sedi di Maranello e Modena secondo tempistiche definite dalle autorità nazionali. La seconda: uno screening dei collaboratori Ferrari, su base volontaria, con esami del sangue. Infine l’opportunità per ciascun collaboratore di servirsi di una app, con tracciamento dei contatti, per un supporto medico sanitario nel monitoraggio della sintomatologia del virus.

Tutto regolare e  nulla da eccepire, finché realmente si tratterà di provvedimenti volontari e fino a quando i lavoratori non verranno obbligati a sottoporsi agli screening o ad utilizzare l’App. La volontarietà, ricordiamo, e veramente tale, quando c’è la possibilità di scelta tra due soluzioni e non che possa diventare “se usi questi mezzi puoi lavorare, altrimenti sei libero di rimanere a casa” questo si chiamerebbe ricatto ma siamo sicuri che di certo non sarà così, all’interno di un’azienda prestigiosa e attenta come la Ferrari.

Il piano è nato dalla collaborazione con un pool di virologi – tra cui il professor Roberto Burioni personaggio da molti contestato (vedi sezione Controversie su wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Roberto_Burioni) e sempre presente in alcune trasmissioni in prima serata delle reti RAI