F1 | Regole 2021 posticipate, gli impatti su Pirelli e McLaren

Il congelamento degli attuali regolamenti anche per il 2021 avrà impatti su diverse entità del mondo della F1. Analizziamo brevemente la situazione di Pirelli e McLaren, costrette a rivedere non poco i loro piani per il futuro a medio termine.

di Francesco Svelto |

Uno degli effetti del drammatico momento che il mondo sta vivendo, con la pandemia di Covid-19 che ha raggiunto ormai tutti gli angoli del globo e che ha fermato tutte le attività sportive e non, è stato indubbiamente la scelta – da molti ritenuta saggia – di posticipare tutto il blocco regolamentare tecnico già discusso ed approvato per il 2021, avanti di un anno. Il 2022 sarà quindi l’anno della rivoluzione.

La prossima stagione, invece, sarà caratterizzata dal mantenimento delle regole attualmente vigenti al fine di agevolare tutte quelle realtà che orbitano direttamente e non attorno al mondo della F1 che ora è fermo.

Ma quali impatti ha questa decisione sugli attori protagonisti della categoria regina ?

Sicuramente a coloro che in questo momento godono dei vantaggi del cronometro tutto questo non dispiacerà. Si tratterà di lavorare “soltanto” evolvendo naturalmente il pacchetto attuale, cercando di non dissipare – anzi, magari di aumentare – il vantaggio che la gerarchia della classifica impone sugli avversari. Riferimento, neanche tanto velato, a Mercedes.

Ma anche a Red Bull che, con ogni probabilità, sarà l’avversaria nr. 1 in pista delle Frecce d’Argento. Questi ultimi, gli austriaci, poi potranno contare sulle continue e performanti evoluzioni anche dei giapponesi di Honda che non hanno fatto mistero di voler arrivare ai vertici proprio con Red Bull.

Qualche dovuta analisi, però, sarebbe da portare avanti per altri due grosse entità della F1, ovvero Pirelli e McLaren.

Per il costruttore di pneumatici milanese e attuale fornitore unico della F1, il 2021 avrebbe dovuto rappresentare l’anno dell’innovativa introduzione dei cerchi da 18 pollici. L’investimento è stato grosso e anche i test in pista andavano avanti a vele spiegate. Ora però si dovrà fermare tutto. Impossibile adattare tale cerchio all’attuale sospensione della monoposto che sarà mantenuta – come detto – anche l’anno prossimo.

L’investimento però non è perduto, anzi. Pirelli avrà sicuramente l’opportunità di effettuare test ancora più approfonditi sul prototipo di mescola che avrebbe voluto usare l’anno prossimo. Insomma ci sarà più tempo per testare un prodotto super-innovativo. Più che altro la domanda sarà quale mescola si deciderà di portare l’anno prossimo sugli attuali cerchi da 13”. Ad Abu Dhabi, a fine stagione scorsa, si era deciso di continuare anche nel 2020 con le medesime mescole usate fino alla stagione scorsa, bocciando di fatto le innovazioni (non tantissime) che Pirelli aveva progettato per quest’anno. Chissà che ora, in vista del prossimo anno non si voglia riciclare l’idea di mescola che sarebbe dovuta essere di quest’anno.

E poi McLaren. Il discorso del team di Woking è a causa del cambio di fornitura di motori che avverrà nel 2021, passando (anzi, ritornando) a quella Mercedes. L’idillio non è mai scoccato con Renault e la fornitura francese è stata una soluzione di comodo per la transizione che McLaren avrebbe dovuto subire dal divorzio di Honda fino ad una fornitura di prim’ordine, come a Woking sono stati sempre abituati.

Un progetto, quello di McLaren-Mercedes, che avrebbe avuto come unico scopo quello di tornare ai fasti di un tempo, alle vittorie e – perchè no? – ai titoli mondiali. Ma ora che succederà? Il progetto MCL35 – 2021, diventato 2022 a causa dello shift –  era già stato avviato.

Con le attuali linee delle vetture che saranno mantenute anche l’anno prossimo, la McLaren dovrà per forza di cose ridisegnare il retrotreno – o parte di esso – della attuale vettura al fine di ospitare nella maniera più consona la nuova (o attuale?) power unit tedesca. Un lavoro forse non banale e non previsto il cui effort dovrà essere valutato e considerato attentamente.

Insomma, tra calendario rivoluzionato e regolamenti congelati, da qui a qualche mese ci ritroveremo in una F1 assolutamente ibrida e tutta da scoprire.

Francesco Svelto