F1 | Quando il coronavirus può far anche comodo

Verrebbe da chiedersi se per qualcuno il rinvio, a data da destinarsi, non abbia fatto più che comodo mantenendo il suo stato di macchina da battere (Mercedes), non esponendosi a possibili brutte figure (Ferrari) e frenando la Red Bull l’unico vero team insieme a Racing Point a voler correre.

La reazione della Red Bull infatti, a dir poco velenose, che abbiamo riportato qui https://www.f1sport.it/2020/03/f1-perche-la-red-bull-voleva-correre-in-australia/ testimoniano molto chiaramente quale è stato lo stato d’animo dei vertici Red Bull nel dover per forza accettare un rinvio del mondiale. Lo avevamo raccontato più volte di come la Red Bull con Verstappen in Spagna a pochi minuti dalla fine avesse alzato il piede nel momento in cui stava letteralmente polverizzando il miglior tempo ottenuto nella sei giorni dalla Mercedes di Bottas. Sanno di avere forse la macchina migliore in questo momento, almeno hanno degli indizi che gli fa pensare ciò, e volevano correre a tutti i costi. 

In tutta sincerità non si fatica a pensare che invece in casa Ferrari questa decisione abbia fatto tirare forse anche un respiro di sollievo. D’altronde nel bel mezzo della polemica di FIA/Ferrari contro i “magnifici 7” nulla di meglio che prendere tempo e sperare di trovare una soluzione politica ed eventualmente tecnica, se servisse.

La Mercedes poi aveva da rivedere alcune parti della sua W11 dichiarate non conformi al regolamento https://www.f1sport.it/2020/03/f1-prese-aria-mercedes-illegali-ferrari-e-redbull-scrivono-alla-fia-per-il-das/ come ad esempio le prese d’aria sopra i 160 mm descritte nell’articolo linkato e l’affidabilità del suo propulsore.

La McLaren colpita dall’unico caso accertati di Coronavirus, pure lei non prestazionalmente non sembrava al top ed i test di Barcellona non avevano mostrato un team dotato di una macchina capace di impensierire i primi della classe. Pure la Haas, messa maluccio anche lei e motorizzata Ferrari dichiarava due casi sospetti prima della decisione per poi risultare successivamente negativi. Se qualcuno pensasse che alludo a secondo fini, chiarisco subito che sto soltanto raccontando come cronologicamente sono andati i fatti. Cronaca niente più.

Una epidemia/pandemia che in questo momento sta mettendo in subbuglio il mondo della Formula 1 e che, nel bene e nel male, certamente in modo non voluto, a qualcuno ha fatto comodo e ad altri forse li ha precluso qualche chance di successo.