Nel caos del mondo intero, anche la F1 si è dovuta fermare davanti al coronavirus. La gara annullata all’ultimo minuto in Australia, lascia però dei rimpianti dalle parti di Milton Keynes.
La pandemia globale causata dal coronavirus ha colpito anche la F1, che ha rimandato l’avvio della stagione. La situazione rimarrà in dubbio per un bel po’, al contrario però delle certezze che avevano in casa Red Bull in vista del GP di Melbourne.
Le dichiarazioni di Marko e di Horner fanno capire che la nuova RB16, avesse tutte le carte in regola per dare fastidio alla Mercedes. La Red Bull da più di un anno sta intraprendendo aspre lotte anche fuori dal circuito con Ferrari e Mercedes, giocando anche di strategia. A Milton Keynes erano certi di poter portare a casa il risultato, se avessero corso in Australia.
La Red Bull quando si tratta di provocazioni e di risposte, si fa trovare sempre pronta, ma è la pista a dover dare risposte, risposte che per ora non potremo avere. Pare che, sia sotto l’aspetto aerodinamico che motoristico, la vettura targata Honda, avesse estremizzato le soluzioni per poter dare filo da torcere alla Mercedes sin da subito.
Nei test pre-stagionali avevamo visto una Red Bull molto conservativa, fin troppo sicura dei propri mezzi, che non aveva bisogno di mostrare sin da subito il 100% del proprio potenziale. Le dichiarazioni dei manager della scuderia austriaca, oltre a mostrare una grande sicurezza del mezzo a loro disposizione, nascondono anche un velato attacco a chi, a detta loro,“non aveva un motore per gareggiare“ e che quindi ha optato per il rinvio della gara.
La Red Bull sembra non aver digerito il rinvio della partenza del mondiale di Formula 1
Rimane il dubbio su quelle che sono le vere potenzialità della RB16 o se, come spesso succede, le dichiarazioni lasciate da Marko e Horner servano solo ad alzare polveroni e alimentare le rivalità già aspre tra le scuderie.
Se la Ferrari è davvero così poco performante come si dice, il team motorizzato Honda potrebbe davvero essere l’unica diretta rivale della dominante Mercedes.
Questo lasso di tempo non ci potrà dare conferme. A furia di dichiarazioni velenose, però, la situazione tra i top team rischia davvero di precipitare.
Anche in una situazione surreale, come quella che stiamo vivendo, in F1 non si tirano indietro e sono tutti pronti a puntare il dito.
Sicurezza che si rivelerà nociva per la Red Bull? Una semplice strategia per destabilizzare il clima Mercedes e Ferrari?
La lotta psicologica continuerà per un po’, finché non potremo tirare le somme, quando ufficialmente inizierà la stagione di F1.