F1 | Coronavirus: Baku vuole cancellare il GP

A forte rischio anche il GP di Baku. Gli azeri hanno contattato la FOM e Liberty Media per annullare l’evento a causa del coronavirus.

Sarà un anno molto travagliato per il mondo intero, e la Formula Uno non sarà esente da ciò. Dopo la cancellazione tardiva del GP di Melbourne sono state annullate anche tappe europee come Olanda e Monaco. Proprio nel Principato si correva senza interruzione dal 1954, a dimostrazione di come gli eventi in corso siano di una portata eccezionale.

Dato lo sviluppo degli eventi anche gli altri circuiti stanno decidendo sul da farsi: le piste previste a ottobre e novembre non si sono ancora mosse, nella speranza che l’emergenza rientri. Ma le altre tappe, più vicine dal punto di vista temporale non possono comportarsi allo stesso modo.

Il GP che dovrebbe dare il via alla stagione è quello dell’Azerbaijan, a Baku. In realtà non sarà così.

Nelle ultime ore le autorità azere hanno contattato Liberty Media e FOM per chiedere l’annullamento della corsa. Le motivazioni sono le stesse degli altri eventi: si vuole evitare di diffondere il contagio, sia fra il pubblico che fra gli addetti ai lavori.

Inoltre il circuito cittadino si trova nel centro della città, bloccare la città per un GP che sarebbe comunque a rischio sembra poco ragionevole. Gli organizzatori non voglio trovarsi nella situazione dell’Australia, dove con tutti i preparativi già effettuati si è poi annullato tutto all’ultimo minuto. Si stima che il numero di biglietti venduti sarebbe troppo poco per pensare di ottenere un guadagno da questa manifestazione che tanto successo sta riscuotendo nel paese, ma che come tutti i settori è in un momento di stallo.

Inoltre Baku è una delle tappe che paga la tassa d’iscrizione più alta per far sì che la F1 corra a Baku, e questa cifra potrebbe essere utilizzata per aiutare la popolazione colpita dal Coronavirus, che come tutto il mondo si trova in forte difficoltà.

A questo punto ragionare su un eventuale calendario sembra anche assurdo. Il comportamento da assumere è quello di analizzare la situazione giorno dopo giorno, navigando a vista. Con lo spostamento delle nuove regole al 2022 non c’è più fretta per il futuro, ma ai team più piccoli vanno date delle garanzie economiche, che ora ancora non hanno.