Si tratta di uno stile di guida adottato per certi versi anche da Lewis Hamilton, che ha dichiarato di essere alla continua ricerca del punto di corda, per percorrerlo con la traiettoria più redditizia possibile e senza perdere velocità.
Per farlo, anche lui utilizza un approccio aggressivo, tanto da soffrire spesso di problemi di gomme, e da avere, paradossalmente, maggiori risultati con le mescole più dure. Lewis ha dichiarato anche che Senna, il suo idolo indiscusso, ha influenzato anche il suo modo di guidare.
Infatti, i movimenti del volante da parte del pilota di Stevenage sono pochi e delicati al momento di approcciare il punto di corda, cosa che gli consente di controllare la vettura anche quando il retrotreno parte in scodata.
Su questo piano, il paragone Senna-Prost, che ha tenuto banco soprattutto nel paragone tra l’inglese e Rosberg, in questo caso vede l’inglese affiancato da un altro compagno di squadra, Jenson Button. Il connazionale di Hamilton è noto per avere uno stile di guida molto pulito e rispettoso delle gomme, classico e senza eccessi. Stile di guida, come detto, molto simile a quello di Prost al quale anche Rosberg sembra per certi aspetti essersi ispirato.
Schumacher e Vettel, invece, sono noti per preferire una vettura sovrasterzante che consente loro di non eccedere nella pressione sul pedale del freno, cosa che gli consente di percorrere le curve a una velocità maggiore e avere, quindi, maggiore spunto anche in ripresa. Oltre a questo, abbinano numerose correzioni sul volante durante la percorrenza delle curve.
Invece, lo studio del circuito e delle traiettorie consentono a Max Verstappen di conoscere prima degli altri il momento in cui entrare in curva, mantenendo così una traiettoria il più possibile uniforme e guadagnare più facilmente l’accelerazione in uscita di curva. In sintesi, il talento olandese cresciuto sui kart (i suoi titoli non si contano più) è in grado di azzeccare il momento e la traiettoria esatta per ottimizzare al massimo l’ingresso in curva e garantirsi, poi, una maggiore accelerazione in uscita.
Tecnica che funziona ottimamente sull’asciutto ma che dà risultati sorprendenti soprattutto sul bagnato, dove le traiettorie sono completamente diverse rispetto alla pista asciutta.
Menzione speciale va fatta anche per Kimi Raikkonen, che in ingresso di curva riesce a dosare perfettamente l’acceleratore e ad accompagnare in modo aggraziato la vettura durante la percorrenza in curva, cosa che poi gli consente un’erogazione più dolce del gas in uscita.
Stili di guida totalmente diversi, che però hanno come unico obiettivo quello di massimizzare i risultati durante la percorrenza in curva e, soprattutto, l’erogazione in uscita. Le discussioni potrebbero essere infinite, però anche analizzare gli stili di guida dei diversi piloti aiuta a capire ancora meglio il comportamento delle vetture nelle diverse situazioni e fornire, in ultima analisi, indicazioni utili per lo sviluppo delle vetture.