F1 | McLaren MCL35 soluzioni tecniche estreme

Presentata al Technology Center di Woking la nuova McLaren MCL35. La monoposto presenta concetti nuovi, ed estremi davvero interessanti. 

di Federico Caruso | @fclittlebastard

Subito dopo l’emozione della presentazione della nuova monoposto (qui trovate il nostro articolo), analizziamo a piccoli passi le varie soluzioni tecniche. Ricordando, che non sono soluzioni definitive. James Key, ex Toro Rosso, è il progettista dietro questa nuova McLaren MCL35 che si presenta con molte soluzioni tecniche nuove, a volte estreme, e quasi completamente ridisegnata.

La prima cosa che colpisce di questa monoposto è sicuramente l’anteriore completamente rivisto. Il muso della McLaren ha una sezione decisamente più sottile e stretta rispetto alla MCL34 dell’anno scorso. Una soluzione che assomiglia molto alla versione B della Mercedes W10. Una sezione stretta aumenta la capacità aerodinamica dell’autovettura e garantisce una maggior velocità di punta. La differenza vera però, è nel concetto diverso che la McLaren applica al nosecone. Il team di Woking continua a sfruttare lo spazio che si crea tra i due sostegni dell’ala anteriore. Ha allungato i piloncini creando dei veri e propri convogliatori d’aria che incontrano tre soffiature riuscendo ad incrementare il passaggio dell’aria nella zona inferiore dell’autovettura. Tutte queste sono soluzioni che caricano molto di più l’anteriore, coadiuvate dalla parte esterna scarica dell’alettone anteriore, generano l’effetto outwash portando l’aria al di fuori delle ruote.

Salendo con gli occhi si fanno notare le sospensioni anteriori, anche quelle di concetto Mercedes, ma estremizzate come mai prima avevamo visto su un’auto di F1. I due triangoli sono montati altissimi, mentre quello inferiore si fissa al porta mozzo all’altezza del centro ruota, e sotto si fissa subito poco sotto la parte dedicata alle camera car. Questa soluzione gli permetterà di avere un flusso più pulito al di sotto dell’auto. Tra gli altri elementi anteriori notiamo, inoltre, la conferma del push rod. Anche questa sembra un’esasperazione del concetto Mercedes. La McLaren lo aveva già utilizzato in varie occasioni nel 2019, e proveranno a continuare a sfruttare il vantaggio della poca usura degli pneumatici, assicurandosi meno grattacapi in molti GP mangia gomme.

La parte dell’auto dove meno si nota un cambiamento drastico, è sulle pance laterali. Più che altro sembra un’evoluzione dello scorso anno. Sono più rastremate e con un angolo di curvatura inferiore, ma sicuramente più pronunciate, se paragonate a quelle viste alla Ferrari e alla Red Bull. Inoltre il disegno delle prese d’aria sono state leggermente allargate, rialzate, e rese più schiacciate, per garantire forse una miglior aerazione ad un motore Renault che spesso soffriva di surriscaldamento l’anno scorso.

La nuova monoposto conferma anche le cose buone del 2019 e conserva lo schema pull rod per la sospensione posteriore. L’ala invece, di scuola Ferrari, ha il doppio supporto. Tra i due piloni di supporto troviamo, ovviamente, lo scarico principale.

Sicuramente la McLaren, ha ambizioni forti, e si è voluta far notare. Per ora tra le auto presentate fin qui, è quella che sicuramente ha più rivoluzionato la propria vettura.

Staremo a vedere a Barcellona se la nuova McLaren MCL35, color papaya opaco e blu, saprà convincere anche in pista.

Scheda tecnica McLaren MCL35.