L’italiano Andrea Stella attuale racing performance della McLaren è stato promosso a responsabile corse. La sua nomina è l’ultima mossa nel processo di sviluppo e rinascita del team di Woking.
di Federico Caruso | @fclittlebastard
Il processo di rinforzo della McLaren, attuato dal team principal Andreas Seidl, passa prima di tutto per la riorganizzazione della squadra corse. La mossa di Seidl è l’ultima di una serie di cambiamenti significativi che alla McLaren stanno attuando per tornare ai vertici della F1. La strategia seguita è quella di avere una gestione del team, semplice da capire, con una linea di rendicontazione e responsabilità facile da analizzare. A capo di questa struttura ci saranno tre figure di spicco: James Key a capo dello sviluppo tecnico e della progettazione, Piers Thynne come direttore della produzione, e Andrea Stella come direttore corse. Andrea Stella sarà l’uomo in più sicuramente in questa squadra. Sarà il capo di tutte le operazioni a bordo pista, inclusa la parte tecnica ingegneristica e la strategia di gara.
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Il 2018 è stato per la McLaren un anno disastroso: sesto posto in classifica costruttori, ed hanno chiuso l’anno con la seconda vettura più lenta sulla griglia di partenza. Nel 2019 invece, la McLaren sotto la guida di Andreas Seidl si è affermata al quarto posto del campionato costruttori, ed ha optato per una nuova line-up in vista del futuro, con lo spagnolo Carlos Sainz, e il giovane debuttante Lando Norris.
Andreas Seidl in riferimento all’anno passato ha detto: “I progressi McLaren nel 2019 sono stati un incredibile passo in avanti. Ci dà molta motivazione ed energia. Guardando al futuro, dobbiamo mantenere questo slancio e semplicemente continuare a spingere per raggiungere i nostri ambiziosi obiettivi. Allo stesso tempo, non dovremmo mai sottovalutare ciò che i nostri concorrenti possono fare. Hanno tutti gli stessi obiettivi elevati e lavoreremo molto duramente anche nei loro confronti.”
La McLaren ha vinto l’ultima gara nel 2012. Nel 2013 e nel 2014 hanno avuto motori Mercedes, e attraverso il loro sponsor hanno provato a dare fiducia ai motori Honda per le stagioni 2015-2016-2017, pensando che la power unit era il principale problema delle scarse performance in pista. Quando poi sono passati nel 2018 ai motori Renault, si sono accorti che il vero problema era nel disegno di un’autovettura non capace di essere al passo con le concorrenti. Per questo motivo è stato licenziato Eric Boullier, Tim Goss e il direttore tecnico Matt Morris. Da allora, il team è stato radicalmente ristrutturato in quanto Zak Brown, amministratore delegato della McLaren Racing, entrato a far parte del team nel 2017, ha eseguito un importante ripensamento dell’organigramma.
Seidl e Key sono stati reclutati nel 2018, ma non hanno potuto unirsi alla McLaren fino alla primavera del 2019 a causa di lunghi periodi di congedo dai loro ex datori di lavoro, Toro Rosso nel caso di Key.
Nel frattempo, Pat Fry, storico ingegnere McLaren di lunga data negli anni ’90 e 2000, è tornato nel team nel 2018 e ha contribuito a fare un importante passo avanti per la stagione 2019.
L’arrivo di Key a marzo e Seidl a maggio ha dato nuovo slancio alla McLaren e il team spera di consolidare i propri progressi fino al 2020 prima di importanti cambiamenti nel 2021.
Uno dei primi cambiamenti sarà il ritorno ai motori Mercedes.
Nel 2020 vedremo cosa questi cambiamenti porteranno al team di Woking. Certo è che la strada intrapresa dall’anno scorso sembra proprio essere la strada giusta.